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23
Ottobre

Covid. L'allarme nelle scuole tra criticità e paure: oggi in ospedale tamponi a diversi alunni del "Fermi"

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Pubblicato in Attualità

Dall'istituto comprensivo “Tomasi di Lampedusa” di Santa Margherita al liceo scientifico “Enrico Fermi” di Sciacca:

sono stati e continuano ad essere giorni decisamente febbrili per il mondo della scuola. Condizione diffusa ovunque sul territorio regionale e su quello nazionale, evidentemente, dunque anche dalle nostre parti.

I timori di contagio dal Covid hanno messo in allarme un po' tutti, a partire ovviamente dalle famiglie degli stessi alunni. Timori che si stanno riversando sulle chat whatsapp dei genitori.

A Santa Margherita i 549 alunni del comprensivo “Tomasi di Lampedusa” stamattina sono tornati regolarmente in classe. Decisione presa ieri pomeriggio dopo un consiglio d'istituto che ha chiarito come procedure e protocolli in vigore garantiscano la massima sicurezza possibile, malgrado ben 12 docenti di quella scuola provengano da Sambuca di Sicilia, che da sabato scorso è “zona rossa”. Vicenda, questa, che ha spaventato tutti, come ha dimostrato la diserzione delle aule di ieri, ma il preside Girolamo Piazza ha garantito sul rispetto delle norme.

I recenti fatti che hanno riguardato il “Fermi” (dopo la positività al Coronavirus riscontrata su una una docente) hanno dato vita invece ad un allarme generalizzato che ieri sera è culminato con una circolare, quella firmata dalla dirigente scolastica Diliberto, con la quale è stata decisa l'introduzione della didattica a distanza per ben 24 classi dei diversi corsi di studio garantiti dalla scuola. Iniziativa precauzionale prevista nel periodo compreso tra il 23 ottobre, ovverosia oggi, e fino al 27, vale a dire martedì prossimo. Niente lezioni in presenza, dunque, provvedimento questo che si spiega in massima parte con la disponibilità limitata di docenti. Un provvedimento, quello di ieri sera, che ha fatto il paio con le centinaia di tamponi rapidi effettuati stamattina all'esterno dell'ospedale di Sciacca nei confronti degli alunni che, in qualche maniera, possono essere venuti a contatto (ma ormai diversi giorni fa) con l'insegnante contagiata. Test che ancorché negativi pare costringeranno lo stesso gli allievi a osservare una mini quarantena valida fino a martedì 27. Continuano a lavorare invece le rimanenti classi. Si ritiene infatti che il resto degli alunni non abbia rischiato alcun contagio, in un contesto nel quale però tutte le scuole di Sciacca sono frequentate anche da alunni che provengono dai comuni limitrofi, con sullo sfondo la questione dei trasporti, anche questa fonte di preoccupazione per i bus che viaggiano a pieno carico.

E dire che sempre al “Fermi” non aveva generato alcuna preoccupazione la notizia dello studente risultato positivo che, dall'inizio delle lezioni, non aveva ancora frequentato in presenza. Un'altra situazione simile si è verificata anche al liceo classico “Tommaso Fazello”, dove si è appreso che una studentessa di Sambuca di Sicilia è risultata positiva. Anche in questo caso però siamo di fronte ad un caso sotto controllo. Anche questa ragazza da almeno dieci giorni non veniva in classe, lavorando per lo più con la didattica a distanza. A confermarlo al nostro telegiornale la dirigente scolastica Giovanna Pisano. La quale aggiunge che comunque è stata data opportuna comunicazione all'Asp di Agrigento di quanto avvenuto. Insomma: c'è tanta preoccupazione, in un momento nel quale la curva epidemiologica è tuttora in salita, in una condizione che in Sicilia sta toccando numeri di nuovi contagi superiori a quelli della scorsa primavera.

Situazione che ha indotto il Comitato Tecnico Scientifico regionale, nominato nei giorni scorsi dal governatore Musumeci e dall'assessore Razza, a presentare un dossier di dieci pagine nel quale si invita l'esecutivo a chiudere le scuole, ad introdurre la didattica a distanza e a disporre screening e tamponi a tutta la popolazione scolastica. Il provvedimento è atteso per le prossime ore, e prevede anche il cosiddetto “coprifuoco” su tutto il territorio dalle 23 (ora di chiusura di tutti gli esercizi, compresi bar e ristoranti) e con la disposizione a dimezzare la capienza dei mezzi di trasporto.

Letto 629 volte Ultima modifica il Venerdì, 23 Ottobre 2020 16:21

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