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23
Novembre

In 8 presentano ricorso al TAR contro scioglimento consiglio, c'è anche Mandracchia

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Pubblicato in Attualità

C'è anche Paolo Mandracchia tra gli otto ricorrenti al TAR contro il recente provvedimento della Regione,

quello che ha stabilito la sospensione della validità del Consiglio comunale di Sciacca dopo la bocciatura del conto consuntivo. Il prossimo passaggio è lo scioglimento. È, quello dell'ex assessore della prima giunta Valenti (quella a suo tempo uscita vittoriosa dalle urne), uno degli otto nominativi che hanno incaricato un avvocato amministrativista di procedere nei confronti dell'assessorato alle Autonome locali e contro lo stesso comune di Sciacca. Gli altri nomi riguardano tutti esponenti del Centrodestra: Pasquale Bentivegna, Calogero Bono, Silvio Caracappa, Gaetano Cognata, Lorenzo Maglienti, Giuseppe Milioti e Salvatore Monte. Una decisione, quella di Mandracchia, che potrebbe anche non essere considerata così clamorosa, soprattutto dopo la decisione del medesimo consigliere uscente di sottoscrivere anche la mozione di sfiducia, quella che da atto politico, visto che è stata presentata dopo la non approvazione del Consuntivo, e da un organo elettivo che va verso lo scioglimento, si è trasformata in atto simbolico. Se, tuttavia, naturalmente, il TAR dovesse accogliere questo ricorso, le cose cambierebbero. All'interno del ricorso ci sono diversi aspetti, il più importante dei quali sembra essere sicuramente quello che fa riferimento alla presunta assenza di una norma vera e propria che sancisce la sanzione dello scioglimento del consiglio di fronte alla mancata approvazione di un rendiconto, visto che questa verrebbe disciplinata da una mera circolare regionale. Un punto, questo, su cui si cita come precedente quello del comune di Mascali, mentre per un altro caso simile che si è verificato a Siracusa i pronunciamenti della giustizia amministrativa sono stati di diverso tenore. Insomma: tra sentenze che si contraddicono, in un ambito generale il cui spessore ovviamente è prettamente politico, e non certo giudiziario, la partita tra il sindaco e il consiglio comunale potrebbe anche non essersi conclusa. Se ne saprà di più a breve. Non bisogna tralasciare il fatto che già il commissario straordinario nominato dalla Regione Pietro Valenti con i poteri sostitutivi del Consiglio ha già approvato non solo il rendiconto finanziario del 2019, ma anche l'adesione del comune di Sciacca alla società consortile che si deve costituire per la gestione pubblica dell'acqua. In caso di accoglimento del ricorso presentato al Tribunale Amministrativo Regionale evidentemente questi atti potrebbero venire dichiarati nulli. Ma questa è un'altra storia.

Letto 475 volte Ultima modifica il Lunedì, 23 Novembre 2020 13:56

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