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02
Dicembre

È ufficiale: Nello Musumeci ha sciolto il consiglio comunale di Sciacca

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Pubblicato in Attualità

Risale allo scorso 30 novembre il decreto di scioglimento del consiglio comunale di Sciacca.

Nel provvedimento, emanato formalmente dall'assessorato regionale alle Autonomie locali e della Funzione pubblica, c'è la firma (così come previsto dalla norma) del presidente della Regione Nello Musumeci. Un decreto licenziato dal governo della Regione 26 giorni dopo il precedente provvedimento di sospensione dalle funzioni dell'organismo consiliare. Il decreto di scioglimento conferma anche l'attribuzione al dottor Pietro Valenti (già in carica da un mese) del ruolo di potere sostitutivo del consiglio comunale di Sciacca, nella qualità di commissario straordinario, fino alla scadenza naturale della consiliatura. Il percorso, iniziato dopo che il consiglio comunale di Sciacca aveva bocciato il Rendiconto finanziario riferito al 2019, è dunque giunto al suo culmine. L'atto del governatore Musumeci, stando così le cose, vanifica definitivamente anche lo stesso tentativo firmato da 10 consiglieri di ripresentare la mozione di sfiducia contro il sindaco Francesca Valenti. Tentativo fatto a dispetto della avvenuta sospensione dell'organismo consiliare e con la strada spianata per lo scioglimento. Nei giorni scorsi 8 consiglieri (quelli di centrodestra più l'ex assessore Paolo Mandracchia) hanno presentato ricorso al TAR contro la sospensione e in attesa dell'imminente e inevitabile scioglimento del consiglio. Tre anni e mezzo dopo le elezioni amministrative, come organo elettivo del comune di Sciacca rimane soltanto Francesca Valenti (gli assessori in carica sono stati da lei nominati). Coi poteri sostitutivi del consiglio il commissario Pietro Valenti (nessuna parentela col primo cittadino) ha già approvato il Consuntivo della discordia oltre a diversi debiti fuori bilancio. Commissario che aveva approvato anche una variazione di bilancio da mezzo milione da destinare alla copertura delle spese extra per il servizio rifiuti che, però, è stata annullata perché la delibera è stata varata oltre la scadenza consentita, anche se il sindaco ha già annunciato che questa posta di bilancio verrà calata nel prossimo bilancio di previsione tuttora in fase di elaborazione. 

Letto 3611 volte Ultima modifica il Mercoledì, 02 Dicembre 2020 19:05

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