con la proroga dello stato di emergenza al 30 aprile e lo stop agli spostamenti tra le regioni, è solo un primo passo del governo nella direzione di misure più stringenti. Nelle prossime ore, infatti, verosimilmente da domenica, mezza Italia potrebbe finire nelle due liste alte di restrizioni e la Sicilia, insieme a Lombardia ed Emilia Romagna (attualmente arancioni), sarebbe vicina alla zona rossa. Si attendono le ordinanze del ministro della Salute, le nuove classificazioni dovrebbero diventare operative dal 17 (per sabato 16 l'ipotesi prevalente è che resti valida l'attuale colorazione), ma ciò che appare chiaro per i prossimi 50 giorni è che saranno vietati gli spostamenti tra le regioni, a prescindere dalla colorazione, dal 16 gennaio al 5 marzo. L'altra novità che sembra ormai scontata è l'ulteriore stretta alla movida con divieto di asporto per i bar dopo le 18 in tutte le Regioni. Cambiano anche i parametri per la definizione delle fasce di rischio. Oggi l'incontro con i governatori delle Regioni potrebbe chiarire i dubbi e limare alcune norme. La certezza, come si diceva, è la proroga dello stato d’emergenza fino al prossimo 30 aprile approvata nel Consiglio dei ministri di ieri sera. Un prolungamento trimestrale giudicato però insufficiente dal Comitato tecnico scientifico che aveva chiesto un rinnovo fino all'estate. Per ciò che concerne le visite ad amici e parenti fino al 5 marzo, sull'intero territorio nazionale si applicheranno le seguenti misure: sarà consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un`altra abitazione privata, tra le 5.00 e le ore 22.00, ad un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno portare con sé solo i figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono. Tale spostamento può avvenire all`interno della stessa Regione, in area gialla, e all'interno dello stesso Comune, in area arancione e in area rossa. Si tratta, in buona sostanza, delle misure già adottate durante le festività natalizie.