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19
Gennaio

Agrigento, i percettori del reddito di cittadinanza impiegati per fini sociali

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Pubblicato in Attualità

 

Era ora. Per la prima volta un Comune della provincia

decide di impiegare per servizi di pubblica utilità i percettori del reddito di cittadinanza. Si tratta del Comune di Agrigento che ha redatto ed approvato 6 distinti progetti destinati ai 250 percettori dell'assegno di sussistenza statale. Nel dettaglio, si occuperanno di manutenzione e cura delle aree verdi comunali, ripristino degli intonaci, tinteggiatura, scerbatura stradale del centro e dei quartieri periferici, pulizia di ambienti pubblici, servizi di portineria ed accoglienza utenti, lavori di segreteria e smistamento documenti, a supporto di tutti gli uffici del Comune. La decisione è stata presa dal sindaco Franco Miccichè e dalla sua Giunta, in carica da circa 4 mesi. Quindi, si può fare. E' soltanto una questione di indirizzo politico-amministrativo. I 250 percettori, ovviamente, saranno suddivisi tra i vari progetti predisposti. 30 saranno destinati alla cura del verde e alla scerbatura, 10 ai servizi di portineria e segreteria, 70 alla manutenzione delle aree di Fontanelle, Giardina, Montaperto, Villaseta, Villaggio Mosé, e per la gestione del cimitero, altri 70 percettori si occuperanno di San Leone e della fascia costiera turistica agrigentina, 40 coloro che verranno impegnati a supporto alle insegnanti nel servizio di mensa scolastica e 32 quelli che si occuperanno della vigilanza e controllo all’entrata e all’uscita della scuola. Gli aventi il reddito di cittadinanza saranno occupati tra le 8 e le 16 ore settimanali, quindi per qualche giorno e per più periodi al mese, e le eventuali assenze dovranno essere opportunamente giustificate e documentate.

 

Da mesi si parlava della possibilità di utilizzare i percettori del reddito di cittadinanza per fini sociali. Sono tanti e finora hanno soltanto riscosso, nonostante l'obiettivo della misura fosse, appunto, quella di trovare un impiego a queste persone. E' Agrigento il primo comune ad organizzarsi in tal senso ed a fare da apripista, con l'auspicio che le medesime modalità e progetti possano essere avviati anche dagli altri Comuni agrigentini. Insomma, basta volerlo.

 

Letto 462 volte Ultima modifica il Martedì, 19 Gennaio 2021 12:42

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