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04
Febbraio

Turni operatori laboratori ospedali stressanti? L'Asp accusa la Cisl di fare disinformazione

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Pubblicato in Attualità

"I tecnici di laboratorio operano in regime ordinario presso entrambe le sedi di Sciacca e Ribera, dal momento che l'Unità Operativa di Patologia Clinica (diretta dal Dr. Giuseppe Friscia, nella foto) è unica presso le due sedi. Ne discende che il trovarsi ad operare presso entrambe le sedi non costituisce evento eccezionale, ma rappresenta invece una condizione di assoluta ordinarietà". È quanto si legge nella precisazione dell'Asp di Agrigento con la quale si intende replicare alla polemica presa di posizione di qualche giorno fa della Cisl, che aveva denunciato "turni stressanti" per gli operatori dei laboratori di analisi di Sciacca e Ribera. 

"La gestione dell’emergenza pandemica ancora in atto - chiariscono dall'Asp - ha comportato in tutto il territorio italiano, e quindi anche in provincia di Agrigento, un notevolissimo incremento del volume delle prestazioni sanitarie, e soprattutto dell’effettuazione dei tamponi e delle analisi necessarie alla diagnosi del covid-19".

Si fa notare, così, come anche l'organizzazione del funzionamento della Patologia Clinica dei due ospedali riuniti abbia inevitabilmente subito questo contraccolpo, "essendosi trovata - si apprende - nella condizione di dover fronteggiare la rilevante ed eccezionale mole di lavoro, oltre all’ordinario servizio richiesto in una struttura ospedaliera per la patologie cosiddette "comuni".

Vengono poi definiti "allarmistici", e foriere di disinformazione alla collettività, i toni espressi dalla Cisl nella nota di qualche giorno fa, evidenziando come l'organizzazione sindacale sia a conoscenza del fatto che i tecnici prestano servizio sia all'ospedale di Sciacca, sia all'ospedale di Ribera,

Si ammette, poi, che si sono verificate quelle che vengono comunque definite "comprensibili episodiche situazioni di impossibilità di programmare con adeguato anticipo le turnazioni proprio in considerazione dell’emergenza in atto, ed anzi il riferito episodio del mese di febbraio (con il calendario dei turni comunicato a fine gennaio) è stato determinato dalla contemporanea situazione di indisponibilità di ben n. 4 operatori sanitari".

Per l'Asp l'emergenza sanitaria da COVID-19 richiama tutti gli operatori sanitari a qualche comprensibile sacrificio in più, compatibile con la piena tutela dei diritti dei lavoratori e della necessaria serenità lavorativa, e proprio grazie al quotidiano e professionale lavoro di tutto il personale sanitario è possibile fornire un’adeguata risposta alla necessità della popolazione di riferimento.

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