Così il commissario dell’Asp Mario Zappia rispetto alla campagna di vaccinazione in corso in provincia di Agrigento. Per gli over 80, la novità è che da lunedì prossimo, 1 marzo, partirà la campagna di vaccinazione a domicilio per gli anziani che si sono prenotati, tramite la piattaforma o il numero verde, e che non sono in grado di raggiungere uno degli undici centri di vaccinazione attualmente attivi in provincia di Agrigento, stiamo parlando dei 5 ospedali della provincia e dei 6 distretti socio-sanitari. Ad effettuare il vaccino anticovid a domicilio agli anziani sarà il personale del dipartimento di prevenzione. Risolto anche il problema delle prenotazioni in centri di vaccinazione molto distanti dal proprio comune di residenza. Il sistema di prenotazione tramite la piattaforma o il numero verde, evidenzia il commissario dell’Asp, ha generato tanti di questi problemi, con anziani dirottati anche in altre province e comunque in luoghi molto distanti. Si è reso necessario riprogrammare i loro appuntamenti per fissarli nel luogo più vicino alla propria residenza. Oltre agli over 80, la campagna di vaccinazione prosegue per le categorie appositamente individuate: stiamo parlando di forze dell’ordine e personale scolastico, in questa fase, con il vaccino Astrazeneca. La novità delle ultime ore è che è arrivata la comunicazione ufficiale che consente di innalzare l’età di quanti possono ricevere questo vaccino. Dal limite dei 55 anni si passa ora a 65 anni e, anche in questo caso, occorrerà riprogrammare la campagna di vaccinazione in provincia per includere tutti quegli operatori scolastici o forze dell’ordine che non erano stati inseriti negli elenchi perché di età superiore ai 55 anni. Si amplia, dunque, la platea dei soggetti che possono accedere al vaccino Astrazeneca. Una campagna di vaccinazione che, anche in provincia di Agrigento, va a rilento a causa delle carenza di dosi. Nessun altro problema, evidenzia il commissario dell’Asp, se non quello della disponibilità dei vaccini. Basti pensare che con le prenotazioni degli over 80 si arriva fino al mese di maggio e che sarà impossibile passare alle altre categorie che pure sono state individuate come quelle alle quali dare priorità, a cominciare dai soggetti fragili, malati oncologici o con gravi patologie. Insomma se non arriveranno massicce dosi di vaccino, Pfizer o Moderna, non potrà scattare la seconda fase. Anche perché al momento si sta ancora completando il cosiddetto richiamo per operatori sanitari e personale ed ospiti delle rsa, ma poi ci sarà, man mano, da effettuare la seconda dose anche agli ultraottantenni che da giovedì scorso hanno inziato la vaccinazione. Nel frattempo si moltiplicano le richieste. L’associazione dei Volontari di Strada di Agrigento, presieduta da Anna Marino, e ha preso carta e penna e scritto una lettera al Presidente della Repubblica, al Ministro della Salute e al Presidente della Regione, nella quale ottolinea come, anche a nome di altre associazioni, i volontari siano stati fin dall’inizio della pandemia sempre in prima linea, eppure oggi a più di un mese dall’avvio della campagna di vaccinazione le Istituzioni non hanno predisposto alcun piano per la somministrazione di dosi vaccinali dedicato e riservato agli operatori del volontariato. E questa è solo l’ultima delle richieste avanzate da categorie, enti, ordini professionali e quanti altri ancora nulla sanno di quando potranno accedere al vaccino anticovid.