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02
Marzo

Scuole superiori, sindacati si oppongono a didattica in presenza al 75%

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Pubblicato in Attualità

 

Musumeci riconsideri l’aumento della didattica in presenza al 75% nelle scuole secondarie di secondo grado.

È evidente a tutti che non ci sono le condizioni per procedere in questa direzione”. Lo dicono Adriano Rizza E Claudio Parasporo, rispettivamente segretari Scuola di Cgil e Uil Sicilia.

 

“Non sarebbe da escludere invece – sostengono i due sindacaliasti – un incremento della didattica a distanza o della didattica digitale integrata anche negli altri ordini di scuola, evitando così di esporre al rischio di contagio da covid il personale e gli studenti”. Per Cgil e Uil scuola sono i dati diffusi dal dal Ministero della salute a imporre la linea della prudenza, un aumento dell’indice di positività al 7,7% , dei ricoverati in terapia intensiva e dei ricoverati con sintomi. “Per non parlare – continuano – del perdurare dei problemi legati alla vaccinazione dei soggetti fragili, al sistema dei trasporti nella nostra regione e alle famose mascherine Ffp2 che, ribadiscono, sono indispensabili per il personale delle scuole dell’infanzia e per tutti i docenti di sostegno di ogni ordine e grado”. Sindacati critici sin dall’inizio sulla proposta dell’assessore regionale all’istruzione di incrementare la didattica a distanza al 75% alle superiori e che si oppongono ora che Lagalla ha emanato la circolare seppure concedendo la facoltà ai singoli dirigenti di arrivare gradualmente all’obiettivo. Per i sindacati della scuola la situazione degli ultimi giorni non lo consente. Bisogna considerare, dicono, che secondo le ultime evidenze scientifiche proprio gli studenti delle superiori sono i più colpiti dalla variante inglese e che la campagna di vaccinazione del personale scolastico produrrà effetti solo fra alcune settimane. Lo stesso ministro Speranza, nelle ultime ore, ha invitato alla prudenza in vista del picco di questa ulteriore ondata previsto per la fine di marzo.

 

“Modificare in questa fase l’assetto organizzativo e didattico nelle scuole siciliane – proseguono – è per noi un elemento di forte criticità e non produrrà nessun effetto positivo. Cgil e Uil chiedono, pertanto, al governo regionale siciliano di riconsiderare la decisione di incrementare al 75% la didattica in presenza nelle scuole scuperiori, almeno fino a quando le condizioni non lo consentiranno. Al momento, proprio per la facoltà concessa ai dirigenti scolastici, la didattica in presenza alle superiori è rimasta al 50% nella maggior parte degli istituti.

 

Letto 349 volte Ultima modifica il Martedì, 02 Marzo 2021 13:47

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