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06
Marzo

Nessun dato sul randagismo in Sicilia. La denuncia di Chiara Calasanzio

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Pubblicato in Attualità

Non pervenuti i dati sul randagismo che la Regione Siciliana nel 2020 avrebbe dovuto trasmettere al Ministero della Salute, come sancito dalla Legge Quadro 281/91.

 

Soltanto la Sicilia e la Calabria non hanno provveduto alla comunicazione, rispettivamente ai loro territori, del numero degli ingressi dei cani nei canili, dei cani adottati e dei gatti sterilizzati nel corso dell’ anno dal Servizio Sanitario Nazionale. Dopo aver raccolto i dati tramite le associazioni animaliste, le regioni avrebbero dovuto, dunque, inviare i numeri al Minsitero ed adottare un programma di prevenzione del randagismo, così come previsto.

 

Sicilia e Calabria, però, nel 2020, non hanno fatto nulla di tutto ciò. Un chiaro segnale di disinteressamento, da parte della regione sicialiana sulla tematica, commenta al nostro telegiornale Chiara Calasanzio, volontaria e fondatrice dell'Associazione “Ohana”, il rifugio che da quasi 10 anni, a Santa Margherita di Belice, accoglie e accudisce cani abbandonati e che attualmente conta ben 100 animali, tra cui 12 cuccioli da svezzare. L’ auspicio è che la denuncia di Chiara Calasanzio possa accendere i riflettori sulla questione e spingere, così, il governo regionale ad attivarsi per risolvere realmente e concretamente il problema del randagismo.

 

Letto 250 volte Ultima modifica il Sabato, 06 Marzo 2021 13:10

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