quello programmato la bellezza di un anno fa. La notizia ha comunque la sua importanza, soprattutto nel momento particolarmente critico che la diffusione della pandemia in provincia di Agrigento sta attraversando. Sono 16 i primi posti letto disponibili al "Fratelli Parlapiano". Nelle prossime ore diventeranno 40. Subito dopo Pasqua entreranno in funzione terapie intensive (8 posti letto) e subintensive (ulteriori 10 posti letto). L'edificio ospedaliero riberese è stato interessato da lavori di ristrutturazione e di adeguamento che sono stati gestiti da Mario Zappia. Nominato a fine estate, il commissario dell'Asp ha accertato come, malgrado impegni e annunci pubblici, su Ribera non si fosse mosso assolutamente niente. L’apertura della degenza ordinaria covid garantirà anche l’assistenza per la Medicina e Geriatria ordinaria. Il direttore dell'area di Rianimazione è il dottor Francesco Petrusa (già primario anche al "Giovanni Paolo II") mentre la Medicina Covid sarà coordinata dalla dottoressa Concetta Violante. Uno degli interrogativi per il buon funzionamento di questo ospedale (che guarda alla prospettiva di venire dotato di un centro per le Malattie infettive) ha riguardato proprio la necessaria dotazione del personale necessario. Tutti confidano che la pandemia abbia fine (grazie alle vaccinazioni). In tale ottica non si può non prendere in considerazione lo scenario di una struttura ospedaliera (quella di Ribera) che, ammodernata e resa funzionale, implementa in maniera finalmente significativa l'offerta sanitaria congiunta con l'ospedale di Sciacca (i due nosocomi sono, giuridicamente, "riuniti").