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15
Maggio

Otto ex consiglieri attaccano F. Valenti: "Marcia su Palermo manovra pre-elettorale"

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Pubblicato in Attualità

La politica e chi ci amministra dovrebbero lavorare per trovare soluzioni e non per proporre gesti eclatanti.

È questa l'opinione di 8 degli ex consiglieri comunali di Sciacca, nella fattispecie Calogero Bono, Giuseppe Milioti, Silvio Caracappa, Pasquale Bentivegna, Salvatore Monte, Paolo Mandracchia, Lorenzo Maglienti e Gaetano Cognata. Accusano la Valenti, come promotrice della marcia su Palermo per sollecitare il governo della Regione a risolvere la vertenza Terme, di essere la stessa persona che fino ad ieri ha condiviso con la Regione Siciliana, soggetto verso cui oggi intende protestare, un lungo percorso di ben quattro anni, nel quale ha ritenuto di escludere tutte le altre forze politiche e sociali della città. Oppositori dell'amministrazione che parlano di lungo percorso durante il quale il sindaco ha condiviso quella che definiscono "una inutile e pregiudizievole concessione dei beni, una farsesca e anche pericolosa consegna con apertura del Parco delle Terme, incontri ed interlocuzioni che la hanno visto sempre presente ed unica protagonista". Per Bono, Milioti, Caracappa, Bentivegna, Monte, Mandracchia, Maglienti e Cognata "non si possono proporre in autonomia iniziative di questo genere, facendole passare come civiche sebbene chiaramente sponsorizzate dal Partito Democratico e dai suoi più autorevoli esponenti, mettendo di fronte a un fatto compiuto tutti gli altri e, anzi, provare a demonizzare - queste le testuali parole dei consiglieri di opposizione - quanti intendono esprimere un diverso punto di vista, qualificandoli come "contrari alla rinascita e alla ripartenza, nemici della collaborazione nell’interesse della città". Aggiungono, i consiglieri (tutti di centrodestra tranne Paolo Mandracchia) che non vi sia alcun dubbio sul fatto che la Regione Siciliana, e non da oggi, abbia commesso errori gravissimi sulla gestione delle Terme, a partire dalla scellerata decisione del Governo Crocetta di chiuderle il 6 marzo 2015, determinando l’attuale e devastante stato di degrado. "Ma se è vero - osservano gli ex consiglieri - che la Giunta Regionale intende, seppure con notevole ritardo, stanziare risorse finanziare per riqualificare e rendere appetibile il patrimonio immobiliare, piuttosto che marciare o affermare che questo stanziamento è conseguenza o reazione alla notizia della marcia, occorrerebbe riempire di contenuti questi stanziamenti, fare proposte concrete su come spenderle e come far ripartire il termalismo". Su questo i firmatari della nota di oggi si dicono pronti se ed in quanto qualcuno, sia al comune, sia a Palermo, si degnerà di coinvolgerci, di ascoltare le nostre idee, il nostro punto di vista. Non si dicono contrari a nulla che possa spronare e sbloccare questa atavica problematica, gli ex consiglieri Bono, Milioti, Caracappa, Bentivegna, Monte, Mandracchia, Maglienti e Cognata. Tuttavia auspicano che qualsiasi iniziativa avvenga per il raggiungimento di obiettivi chiari e ben definiti, con competenze e capacità propositive e non si presti a logiche di appartenenza o peggio a manovre pre elettorali. Intanto alla marcia su Palermo di martedì ha oggi aderito il segretario della Camera del Lavoro Accursio Miraglia Franco Zammuto.

Letto 548 volte Ultima modifica il Sabato, 15 Maggio 2021 13:44

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