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23
Giugno

Green pass. In tanti l’hanno già ottenuto, ma non mancano gli errori

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Pubblicato in Attualità

Procede speditamente l’operazione “Green Pass”. In tanti, negli ultimi giorni,

hanno già ricevuto via sms o email il codice e le istruzioni per poter scaricare la “Certificazione Verde Covid 19” quella utile per partecipare ad eventi, come matrimoni, per accedere alle Rsa, e dal primo luglio per poter viaggiare in Europa. Possono ottenere il Green Pass quanti sono vaccinati, anche con prima dose, sono guariti dal Covid o si sono sottoposti a tampone con esito negativo. Non tutti hanno già ricevuto il messaggio, ma entro il 28 giugno è stato assicurato che sarà garantita la possibilità di scaricare la certificazione verde covid.

 

Diverse le modalità per ottenerla. Si può utilizzare il sito nazionale dedicato, che viene riportato nel messaggio con il quale viene comunicato il codice, ossia www.dgc.gov.it. Quando si accede occorre, appunto inserire, il codice ricevuto via sms o email - che attesti la vaccinazione, la guarigione o il risultato di un tampone. Inserendo quel codice e i dati della tessera sanitaria, si potrà ottenere il green pass. In alternativa si può ottenere con l'app Io, basta bisogna avere lo Spid o la Carta di identità elettronica e si riceverà una notifica quando il certificato è disponibile. E ancora si può utilizzare l’App Immuni cliccando nella nuova sezione dedicata alla Certificazione Verde Covid.

 

Previsto, infine, il ricorso a medici di famiglia e farmacisti per quanti non hanno dimestichezza con gli strumenti digitali. E’ stato anche attivato un numero verde 800912491 che dalle 8 alle 20 fornisce supporto a quanti registrano problemi.

 

L’operazione Green Pass sta procedendo agevolmente, ma non mancano gli errori. Ad esempio ci è stato segnalato da un saccense già vaccinato con doppia dose che nella certificazione verde, già scaricata dopo avere ricevuto l’sms con il codice, viene riportata solo la data della prima dose effettuata. Dunque, il green pass in teoria sarebbe valido solo fino alla data della seconda dose, ma in realtà la persona in questione ha già completato da settimane il ciclo vaccinale.

 

Probabilmente non è l’unico caso di disguido o errore.

 

 

 

Letto 7383 volte Ultima modifica il Mercoledì, 23 Giugno 2021 13:46

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