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26
Giugno

Canoni irrigui. Interviene il Pd provinciale: aumenti ingiustificati

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Pubblicato in Attualità

Preoccupazione ed amarezza è quella che esprime il Partito Democratico della provincia

di Agrigento in merito all'ennesima batosta che sta colpendo in questi giorni il mondo dell'agricoltura. Una situazione che rischia di diventare esplosiva a seguito delle bollette di canone irriguo, recapitate recentemente, che fanno riferimento all'anno 2016, con costi quadruplicati: da 20 ad 80 euro per ettaro di terreno. Gli aumenti registrati, stando ai dati delle sigle sindacali agricole, sono in media del 300%.

 

Per il segretario provinciale del Pd Simone Di Paola: “Musumeci ha il dovere morale di assumere, se ne è capace, un'iniziativa forte, bloccando immediatamente i ruoli emessi fin quando non verrà adottata una seria riforma dei consorzi di bonifica e non si troveranno le risorse per sanare le passività accumulate nel tempo, dando seguito ad una battaglia parlamentare promossa in questi anni dal parlamentare Michele Catanzaro”.

 

“Il nostro partito – scrive Di Paola - con le proprie rappresentanze istituzionali, all'assemblea regionale e nei comuni agrigentini, sosterrà con forza ogni azione di protesta e di mobilitazione sindacale contro l'ennesimo tentativo di far pagare alle forze produttive della provincia di Agrigento, e all'agricoltura in particolare, i costi insopportabili del fallimento di una stagione di governo e politica che sempre di più sta lasciando macerie dietro di sé!”

 

Una problematica che riguarda, nella stessa misura, sia chi ha i terreni coltivati a frutteti ed oliveti sia coloro che hanno i terreni liberi e senza alcuna coltivazione. Se la bollettazione non sarà bloccata, nelle prossime settimane, non è escluso, inoltre, l'arrivo delle cartelle inerenti anche agli anni successivi al 2016.

 

“Ciò che, in particolare, desta maggiore rabbia e che francamente indigna – conclude Simone Di Paola - è con quale mancanza di sensibilità sociale e senso di opportunità, si pretenda dagli agricoltori agrigentini il pagamento di simili somme, ruoli istituzionali che non sono minimamente sopportabili né tantomeno accettabili, specie in tempi di crisi”.

 

Letto 250 volte Ultima modifica il Sabato, 26 Giugno 2021 13:06

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