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Luglio

Turismo. La Sicilia nell’anno del covid ha dimezzato le presenze

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Pubblicato in Attualità

Alle porte della nuova stagione estiva targata 2021 si fa la conta dei danni della prima estate colpita dal Covid:

La Sicilia nel 2020 ha dimezzato (-56,2%) le presenze turistiche rispetto all’anno pre-pandemia, determinato per lo più dal crollo dei turisti stranieri (-80,9% mentre è stata del 31,0% in meno la presenza di turisti italiani). È quanto evidenzia uno studio dell’osservatorio economico regionale di Confartigianato Sicilia presentato alla  presenza degli assessori regionale Alberto Samonà e Manlio Messina.

In Sicilia negli ultimi 3 anni sono state mediamente oltre 5 milioni le presenze straniere, si tratta del 3% dei turisti non italiani che mediamente visitano la nostra penisola. Nell’estate 2020, però, le restrizioni alle attività praticabili durante le vacanze hanno causato, secondo quanto indicato da Istat, una forte contrazione dei flussi vacanzieri, soprattutto di quelli finalizzati a visite al patrimonio culturale, alla partecipazione a eventi e spettacoli, al turismo enogastronomico, penalizzando in maggior misura regioni come la nostra. 

Rispetto all’offerta degli esercizi ricettivi presenti sul territorio per accogliere i turisti si rileva, diversamente dai trend riferiti ai flussi turistici, una dinamica positiva: dai 7.473 esercizi del 2019 si raggiungono i 7.729 del 2020. Tale incremento trova principale spiegazione nell’aumento sull’Isola di strutture extra alberghiere: agriturismi , case per ferie e  case in affitto gestite in forma imprenditoriale . Proprio la tipologia di alloggi  che ha trovato ampio consenso nei “vacanzieri post Covid-19”. Nel 2020 attive nella filiera di offerta del turismo, oltre a ristoranti e alberghi, figurano anche le 16.094 imprese artigiane interessate dalla domanda turistica che operano principalmente nel settore dell’Agroalimentare, delle altre attività manifatturiere e dei servizi  e di Ristoranti e pizzerie. La Sicilia si posiziona prima nella classifica nazionale per più alta incidenza di queste imprese sul totale artigiano  e la provincia  di Agrigento è tra le prime 5 province  dove l'artigianato della filiera d’offerta del turismo rappresenta una fetta rilevante del tessuto produttivo artigiano con 1.365 imprese pari al 23,9% del totale artigianato. Il fatturato legato ad alberghi e ristoranti, due settori cardine del turismo, ammonta in Sicilia a 4,1 miliardi di euro, si tratta del 4,2% del fatturato complessivamente realizzato dalle attività del territorio.

 

Letto 311 volte Ultima modifica il Sabato, 10 Luglio 2021 13:51

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