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21
Settembre

Lo scontro Musumeci-Catanzaro agita il dibattito politico

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Pubblicato in Attualità
Lo scontro è ormai servito, la città si avvicina alle prossime elezioni e le accuse reciproche
tra i protagonisti della vita pubblica sono ormai all'ordine del giorno. Ad accendere la miccia delle ultime polemiche è stato la scorsa settimana il deputato regionale del Pd Michele Catanzaro, che ha scoperto come, nell'elenco di progetti che la Regione ha inserito in un listone di interventi cantierabili e da finanziare con i fondi europei, fosse stato stranamente escluso quello da 33 milioni di euro per il rifacimento della rete idrica di Sciacca. Sulla questione il centrodestra locale è rimasto in silenzio, in attesa evidentemente che arrivasse qualche chiarimento. Ieri pomeriggio Nello Musumeci ha dichiarato come il progetto in questione sia tutt'altro che cantierabile, visto che quello disponibile è soltanto ancora preliminare. Poi il governatore ha risposto anche all'accusa di disinteressarsi dei problemi di Sciacca, accusando Catanzaro di soffrire della Sindrome dell'abbandono e di essere in campagna elettorale.
Oggi Salvatore Monte paragona lo scontro politico in atto ad una partita di ping pong, dove la pallina rappresenta i cittadini, sballottati da destra a sinistra, e sul progetto per la nuova rete idrica prende per buono quanto dichiarato dal presidente della Regione, chiedendo di sapere chi abbia generato il danno da lui definito "incommensurabile" riguardante la sua non cantierabilità. L'attacco finale è ai deputati regionali, che Monte accusa di non essere rappresentativi, considerando Sciacca ostaggio della campagna elettorale.
Catanzaro stamattina è tornato sul tema, evidentemente per replicare a Musumeci, dicendosi disinteressato alla bagarre ma di non potere accettare in silenzio che ai cittadini vengano riferite cose inesatte. Chiarisce così, il deputato, che non è vero che il progetto della rete idrica di Sciacca non è esecutivo, che spetta al comune renderlo esecutivo e che per questo motivo non sarebbe cantierabile. "Il presidente - ribatte Catanzaro - dimostra di non conoscere le cose agrigentine come invece conosce quelle catanesi, perché il progetto della nuova rete idrica è stato realizzato anni fa dall'ex gestore Girgenti Acque, la competenza è dell'Ati Idrico e se la Regione deve intervenire lo deve fare solo con un aggiornamento”. Anche Catanzaro accusa Musumeci di ricorrere ai tour propagandistici (lo ha accusato di avere snobbato la città di Sciacca). "Ci dica piuttosto - osserva - quali fatti nuovi ci sono sulle Terme e sulla rete viaria della provincia di Agrigento, il cui degrado non consente al territorio di valorizzare le proprie risorse”. Quanto meno il parlamentare saccense esprime soddisfazione per avere finalmente convinto Musumeci a parlare di Sciacca e del territorio. "Mi dispiace che questo avvenga solo attraverso note inviate alla stampa", osserva Catanzaro. Ricordando come le sue richieste ufficiali da lui fatte di trattare il tema delle Terme (ieri Musumeci ha detto che Catanzaro potrebbe chiamarlo piuttosto che mandare comunicati stampa) sono rimaste inevase.
 
 
Letto 431 volte Ultima modifica il Martedì, 21 Settembre 2021 12:59

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