(tra ittico conserviere, oleifici e un produttore di conserve alimentari) ad Anuga 2021, la più grande fiera espositiva del "food and beverage" del mondo che si tiene ogni due anni a Colonia, in Germania. Un momento sicuramente significativo per la promozione dei propri prodotti, un modo per promuovere la produzione d'eccellenza di un territorio, quello di Sciacca, che oggi annovera imprese che malgrado le indubbie difficoltà, hanno fatto della modernizzazione e della capacità di stare sul mercato un obiettivo primario. Lo spunto è sicuramente interessante per tornare a parlare della realtà delle industrie saccensi che si occupano di salagione e conservazione sott'olio del pesce azzurro. Un settore storico, che tuttavia nel corso degli ultimi anni ha registrato un netto ridimensionamento per numero di imprese e naturalmente di addetti. Si è passati così da 40 stabilimenti agli attuali 12. Diverse le ragioni che hanno determinato questo risultato: a partire dall'oggettivo scoraggiamento nel processo di successione familiare, che ha visto molte delle aziende più antiche chiudere i battenti. Sullo sfondo: le difficoltà a promuovere investimenti, soprattutto nella direzione di delocalizzare gli opifici e di adeguarsi alle normative sulla depurazione e sul corretto smaltimento dei residui di lavorazione. Non è secondario però anche il problema della riduzione oggettiva di pesce nel Mediterraneo. Cosa, questa, che ha costretto diverse delle aziende rimaste ad investire in altri stati, tra Croazia e Tunisia, per disporre del fabbisogno necessario di materia prima. Il passaggio è stato anche generazionale, e se prima le 40 aziende saccensi erano tutte di piccole dimensioni, le attuali 12 sono invece piuttosto grandi. Un settore che garantisce lavoro (ancorché stagionale) ad almeno 500 addetti. Gli imprenditori che oggi garantiscono la continuità di questo settore hanno compreso la necessità di promuovere le proprie imprese, garantendo processi produttivi che pur essendo ancora legati alla tradizione (ad esempio la sfilettatura di sarde e acciughe viene fatta rigorosamente a mano) hanno compiuto passi importanti sul fronte di processi di confezionamento meccanizzati e sulla collocazione sui mercati, anche se purtroppo anche questo (come tanti altri settori) sconta i problemi tipici delle altre imprese. Mettere in evidenza e promuovere il valore delle industrie ittico conserviere è una necessità sentita anche dal Flag "Il Sole e l'Azzurro - Tra Selinunte, Sciacca e Vigata", che questa sera e domani proporrà l'evento dal titolo "Azzurro Sciacca". Sugli scudi proprio la filiera delle conserve ittiche. Si potrà accedere nell'atrio superiore del comune di Sciacca alle 20. Otto le industrie ittiche che hanno garantito la loro presenza. Previste anche degustazioni di gambero rosa di Sciacca.