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22
Ottobre

Anche Licata nell'Autorità Portuale, Sciacca resta alla finestra. C. Bono: "Deputazione inadeguata"

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Pubblicato in Attualità

È stato approvato nelle scorse ore in commissione Trasporti alla Camera dei Deputati,

attraverso il via libera ad un apposito emendamento presentato dal parlamentare leghista nisseno Alessandro Pagano, l'inserimento del porto di Licata tra quelli di competenza dell'Autorità di sistema portuale del Mare in Sicilia occidentale.

Porto licatese che, dunque, si accinge ad aggiungersi a quelli a suo tempo inseriti all'interno di questo organismo, istituito nel 1994, e che originariamente annoverava solo Palermo, Termini Imerese, Porto Empedocle e Trapani. Le località che fanno parte di questa Autorità portuale possono accedere a progetti specifici in materia di investimenti e sicurezza e di sviluppo della stessa portualità turistica. Fatto che fa dire all'onorevole Pagano che "per Licata arriva un’occasione importantissima per la rinascita e lo sviluppo della città e del suo territorio, frutto del lavoro in silenzio e insistente della Lega di Matteo Salvini".

Ma è un inserimento, quello di Licata tra i comuni che fanno parte dell'Autorità portuale, per il quale il sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri parla di "aumentata competitività della costa siciliana per un intervento che ha visto - fa notare l'ex deputato all'Ars - la collaborazione di tutti i livelli istituzionali, dal comune alla Regione, dal presidente dell'Autorità Portuale Pasqualino Monti alla deputazione del territorio. “C’è ancora tanto da fare per la portualità siciliana", aggiunge Cancelleri. Per il quale "mai come ora tante opportunità sono di possibile realizzazione cogliendo le occasioni offerte dalle risorse del Recovery. Se vogliamo mettere il sistema portuale al centro dello sviluppo economico del nostro territorio - conclude il sottosegretario - bisogna investire anche nelle opere infrastrutturali portuali, ed è quello per cui mi sto impegnando". 

Questo organismo gestisce corposi finanziamenti specifici destinati all'ammodernamento delle infrastrutture, e che potrebbe ricevere un plafond in più grazie ai tanto discussi fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La questione Licata aveva incuriosito l'ex sindaco Lillo Craparo, che si era rivolto alla segreteria del ministro Cancelleri evidenziando l'opportunità che, a questo punto, potesse essere inserita all'interno di questa Autorità di Sistema Portuale del Mare anche la città di Sciacca. L'ex consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Alessandro Curreri aveva fatto sapere di essersi a sua volta impegnato affinché anche un dossier Sciacca arrivasse sulla scrivania di Cancelleri.

Quelli originariamente coinvolti nell'Autorità portuale, con la legge di 27 anni fa, sono considerati porti nazionali, anche con caratteristiche tipiche dei cosiddetti "porti commerciali", mentre Sciacca e Licata non solo sono "porti regionali", ma si riteneva che non possedessero una caratteristica commerciale. Ma evidentemente questo dubbio è stato già superato, se è vero che per Licata è stata aperta una breccia. E un'altra potrebbe aprirsene anche per Gela.

Per Sciacca sarebbe stata (e vogliamo immaginare che lo sarebbe tuttora) un'opportunità che aprirebbe i tanto agognati sviluppi di valorizzazione turistica, che oltre a tenere conto dell'intervento di ampliamento da 6 milioni di euro tuttora in corso sulla banchina San Pietro, attraverso il turismo da diporto (quello tuttora attraverso i pontili galleggianti nei circoli nautici) potrebbe allargare ulteriormente gli orizzonti. Sul tema oggi l'ex consigliere comunale Calogero Bono commenta l'inserimento di Licata nell'Autorità Portuale della Sicilia occidentale evidenziando come, da quelle parti, ci sia una classe parlamentare che ha dimostrato di sapere difendere il territorio occupandosi di rilanciarlo, una autentica lezione nei confronti di una classe parlamentare, quella di Sciacca, che per Calogero Bono, alla luce di quanto accaduto, è da considerarsi inadeguata, posto che per il nostro territorio tutto questo condizionerà i futuri possibili finanziamenti sul porto. 

Letto 494 volte Ultima modifica il Venerdì, 22 Ottobre 2021 13:37

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