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13
Gennaio

Infrastrutture. Caruana: “Siamo all’anno zero”

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Pubblicato in Attualità

“Confcommercio Sicilia deve trovarsi in prima linea per quanto riguarda il discorso infrastrutturale.

Siamo ancora all'anno zero, purtroppo, e non c'è una visione organica di sviluppo della nostra terra. E ciò rappresenta un grave vulnus per la nostra economia. Ecco perché abbiamo bisogno, su questo fronte, di aprire una nuova vertenza”. Questo il parere del saccense Giuseppe Caruana, presidente di Confcommercio Agrigento, intervenuto martedì scorso a Palermo alla Giunta Regionale di Confcommercio Sicilia. Incontro durante il quale ha informato la giunta dell'azione posta in tal senso dalla rete delle professioni agrigentine, a cui Confcommercio AG ha aderito formalmente. Occhi puntati, naturalmente, alle risorse messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. “Pur a fronte di una situazione sempre più complessa in relazione al numero dei contagi, dobbiamo continuare a pensare alla ricostruzione”, si è infatti detto alla riunione. “Non possiamo non ragionare sul Pnrr e sulle risorse provenienti da fondi speciali nazionali e da quelli strutturali europei. Risorse ingenti che coinvolgeranno anche la nostra Sicilia e che dovranno essere, dal nostro Governo regionale, spesi bene e in tempi molto brevi”. Temi sui quali la federazione regionale di Confcommercio non vuole farsi trovare impreparata. Piuttosto, sta provando ad assumersi la responsabilità di controllare e suggerire azioni politiche che diano un decisivo passo in avanti all'economia della Sicilia.

Nel corso della riunione, è stato, trattato, poi un altro argomento: il green pass necessario per accedere alle attività commerciali. Sono diverse le perplessità manifestate a livello nazionale. Le nuove disposizioni estendono, infatti, l'obbligo di green-pass ordinario anche per l’accesso a tutte le attività commerciali, ad eccezione di alcune attività definite essenziali e primarie, come supermercati e farmacie. Viene criticato, ad esempio, come si possano giudicare “essenziali” delle attività rispetto alle altre. Il rischio è quello di creare discriminazioni tra le diverse attività commerciali. All’esercente toccherà, inoltre, verificare se il cliente sia in possesso o meno della certificazione verde. “Tutto ciò si sta consumando senza che siano state ancora predisposte misure di sostegno per le imprese colpite dalla recrudescenza della pandemia – è stato sottolineato nel corso dell’incontro - a partire dalle imprese della filiera del turismo e dall’esigenza di un nuovo ciclo di ‘cassa Covid’ con efficacia retroattiva dal primo gennaio”.

Letto 445 volte Ultima modifica il Giovedì, 13 Gennaio 2022 12:22

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