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17
Gennaio

Campagna irrigua, invasi pieni in provincia di Agrigento

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Pubblicato in Attualità

 

Salvo imprevisti clamorosi, la prossima stagione irrigua non

avrà alcun problema per quanto riguarda la dotazione idrica degli invasi. A confermare il trend il Consorzio di Bonifica Sicilia Occidentale. I dati, infatti, parlano chiaro: rispetto al 2021, l'acqua presente all'interno delle dighe e dei laghi artificiali è addirittura più del doppio per via delle copiose piogge che sono cadute nei mesi scorsi.

Il rapporto mensile dell’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia registra al primo gennaio scorso la presenza di 92 milioni di metri cubi d’acqua già raccolti da sorgenti, torrenti, fiumi e piogge, contrariamente ai 45 milioni di metri cubi registrati esattamente un anno fa. L’acqua invasata fino ad oggi, ovviamente, sarà utilizzata per usi irrigui, elettrici e civili. La prossima estate, dunque, dovrebbe essere tranquilla per gli agricoltori, i quali, solitamente, invece, sono costretti a combattere, ad armi impari, contro la siccità. Inoltre, non è escluso che ulteriori piogge possano cadere in provincia nel corso dei mesi di gennaio e febbraio. La situazione è decisamente migliorata, per esempio, nella dotazione idrica del Lago Arancio di Sambuca di Sicilia e presso la Diga Castello di Bivona. Il primo è passato da 13 a quasi 25 milioni di metri cubi di acqua, mentre il secondo è balzato da 7 ad addirittura 21 milioni di metri cubi. Aumenti significativi sono stati registrati anche all'invaso Fanaco sul Fiume Platani e presso la diga Raia di Prizzi. Miglioramenti, ma meno significativi vengono indicati, invece, all'interno dell'invaso Leone di Santo Stefano Quiquina e alla traversa Gammauta di Palazzo Adriano sul fiume Sosio. Infine, si continua a parlare di un progetto vecchio di 50 anni, ossia della realizzazione di una nuova diga a valle del fiume Verdura che possa raccogliere l'acqua di quel territorio ed evitare che la stessa possa disperdersi in mare: Comuni, agricoltori e professionisti della zona spingono per questa soluzione, che permetterebbe al territorio ad ai produtti di sopravvivere durante i periodi di siccità, ma finora dalla Regione Siciliana hanno sempre fatto orecchie da mercanti, non andando mai oltre a degli studi preliminari.

 

Letto 488 volte Ultima modifica il Lunedì, 17 Gennaio 2022 11:35

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