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16
Maggio

Tra 2 giorni si ufficializzano le candidature. I dubbi (e i misteri) sulle scelte di Forza Italia

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Pubblicato in Attualità

A meno di 2 giorni dalla scadenza fissata dalla legge

per il deposito di liste e candidature nelle segreterie comunali, il quadro complessivo della situazione politica a Sciacca non è ancora del tutto definito. A rivelarlo, d'altronde, sono anche le ultime novità, e c'è da giurare che altre ce ne saranno anche nelle prossime ore. Tre le notizie più recenti: la prima riguarda la sorprendente decisione del gruppo di "Noi con l'Italia" (quello che fa riferimento all'ex ministro Maurizio Lupi e all'ex parlamentare Giuseppe Ruvolo) di lasciare Fabio Termine per riposizionarsi nel progetto politico capeggiato da Ignazio Messina. Lo farà però senza una lista, bensì con la presenza dei suoi candidati al consiglio comunale dentro la lista Sciacca Terme Rinasce, una delle 5 che compongono il cartello che sostiene l'ex sindaco. "Il nostro impegno - dice il responsabile del gruppo politico Marcello Segreto - sarà quello di rilanciare Sciacca attraverso un progetto di reinserimento in un scenario di ripresa, affinché la nostra meravigliosa città possa ritornare al centro degli interessi turistici a livello internazionale. Fa riflettere che nel suo evento di presentazione della candidatura Fabio Termine avesse tessuto le lodi proprio del gruppo di "Noi con l'Italia".  

La seconda notizia proviene dal fronte del centro destra. Riguarda l'accordo elettorale sancito da Fabrizio Di Paola e Roberto Di Mauro. All'interno della scheda che verrà consegnata ai seggi ci sarà anche un unico contrassegno comprendente i due simboli dei Popolari e Autonomisti (ex Mpa tanto per intenderci) e Sciacca al Centro, sempre a sostenere la candidatura di Matteo Mangiacavallo. La terza notizia è il nome della seconda lista ispirata dal Partito Democratico a sostegno di Fabio Termine candidato sindaco: si chiamerà Lista Ferdinandea, ed è quella dove si candideranno Giuseppe Ambrogio e Fabio Leonte, oltre agli ex assessori Roberto Lo Cicero e Michele Bacchi. Sono in corso, e lo saranno fino alle 12 di mercoledì 18 maggio, febbrili trattative per chiudere ulteriori accordi. La sostanza del problema al momento è la grande difficoltà da parte di tutti gli operatori politici a convincere le persone a farsi mettere in lista. Non saranno poche le singole liste che non saranno state in grado di occupare tutti i 24 posti. 

Le ultime notizie però indicano anche che al momento l'unico candidato a sindaco che si presenterà con almeno 5 liste dovrebbe essere Ignazio Messina, e segnatamente: Onda, Lista Messina, Insieme per Sciacca, Sciacca Terme Rinasce e Sciacca Venti/Ventidue. Fabio Termine dovrebbe avere a suo supporto 4 liste: Ferdinandea, Mizzica, Next-Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Per come si sono messe le cose al momento Matteo Mangiacavallo ha 3 liste sicure: Fratelli d'Italia, Lista Mangiacavallo e Popolari Autonomisti-Sciacca al Centro. Al momento non risultano altre possibili adesioni. Ci sarebbe il tentativo da parte di Matteo Mangiacavallo di comporre un'altra lista col simbolo di "Attiva Sicilia", il gruppo parlamentare al quale il deputato saccense ha aderito dopo avere lasciato il Movimento 5 Stelle. Se riuscisse nell'intento (posto che Mangiacavallo di lista da comporre ha quella che porta il suo nome) i gruppi a sostenerlo diventerebbero 4.

Tra notizie e indiscrezioni che si rincorrono, l'unico dubbio rimane quello sulle decisioni che verranno assunte da Forza Italia. Nei giorni scorsi il coordinatore Turturici ha dichiarato che non ci saranno dichiarazioni fino a mercoledì 18 maggio. Probabilmente però già domani, 24 ore prima della scadenza dei termini, potrebbero esserci novità. Lo smacco di martedì scorso di Matteo Mangiacavallo, che sulla base di quelle che ha definito "percezioni" ha buttato fuori i forzisti dallo schieramento che lo sosterrà, è ancora da chiarire. Sia Turturici che Margherita La Rocca hanno invocato una presa di posizione da parte delle altre forze del centro destra. Presa di posizione che al momento è rimasta circoscritta alla dichiarazione del responsabile dell'Udc Nicola Assenzo, ma si sa che a rivelarsi piuttosto "assordante" è il silenzio di Giuseppe Marinello e Roberto Di Mauro. Tra le opzioni in campo potrebbe esserci quella di una diserzione dell'appuntamento elettorale, con Forza Italia che potrebbe saltare un turno. Ipotesi che per la verità appare politicamente discutibile, e per tante ragioni, tra cui quella che è inimmaginabile che soprattutto il gruppo capeggiato da Nuccio Cusumano possa restare a guardare; c'è poi l'ipotesi di una candidatura di bandiera, o comunque di un quarto aspirante alla carica di primo cittadino. Gli occhi sono puntati sempre su Mario Turturici, ma non è detto che sarebbe questa la soluzione. Le bocche tra i dirigenti forzisti sono più che cucite. Eppure si parla con insistenza di un progetto alternativo nel quale Forza Italia si presenterebbe con la lista che fa riferimento a Vittorio Sgarbi. Si era parlato perfino di un'operazione clamorosa con la candidatura dello stesso critico d'arte. Che, tuttavia, essendo tuttora sindaco di Sutri (piccolo comune del Viterbese), sarebbe ineleggibile. A meno che non si dimetta dalla carica tuttora ricoperta entro domani. L'idea di un candidato dal nome altisonante però sembra continuare a essere un'ipotesi tuttora aperta. E in tale direzione lo scenario potrebbe prefigurare una disfida saccense dello scontro in atto a Palermo tra Nello Musumeci e Gianfranco Micciché. 

 

Letto 406 volte Ultima modifica il Lunedì, 16 Maggio 2022 13:54

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