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17
Giugno

Il presidente della sezione 4: "Dati da me inviati inequivocabilmente corretti"

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Pubblicato in Attualità

“Il verbale delle operazioni di scrutinio non si compone di una sola pagina ma di oltre 70 pagine,

tutte compilate nel pieno rispetto delle regole (di non sempre facile comprensione) e, ovviamente, secondo quelli che sono stati i dati emergenti dallo spoglio e scrutinio”. È questo uno dei passaggi della dichiarazione diramata nella tarda mattinata di oggi da Amindore Ambrosetti, presidente della discussa sezione numero 4, quella dove è stato commesso l'errore di trascrizione delle preferenze, con numeri che, di fatto, avevano attribuito a Ignazio Messina 38 voti in più, utili a farlo vincere al primo turno. Questione che è stata al centro della conferenza stampa di ieri mattina di Fabio Termine. Amindore Ambrosetti dice di avere sentito l'obbligo di chiarire i passaggi salienti della vicenda in considerazione di quello che definisce “il clamore mediatico provocato in questi ultimi giorni su di me e purtroppo anche sulla mia famiglia”, osserva.

Chiarisce, dunque, Ambrosetti, che i risultati comunicati dal suo seggio all'ufficio elettorale erano stati corrispondenti alle risultanze delle operazioni di scrutinio, e segnatamente: 117 voti a Mangiacavallo, 243 a Termine, 288 a Messina. “Gli stessi identici dati – aggiunge il presidente della sezione 4 – sono stati riportati e trascritti a pagina 42 del verbale”. Spiega testualmente, Amindore Ambrosetti, che “la correzione apportata alla pagina 43 del verbale e di cui tutti discutono gli è stata richiesta dall'ufficio elettorale, poiché sarebbe agli impiegati risultata una difformità con il fonogramma numero 4 comunicato in precedenza, ed è quello nel quale (per errore di interpretazione) Ambrosetti ha riportato nella voce di ogni candidato sindaco sia i voti delle liste a ciascuno di essi collegati, sia i voti espressi solo in favore del sindaco.

Da qui evidentemente i 38 voti in più a Messina. "I fonogrammi - dice Ambrosetti - sono documenti trasmessi all'ufficio elettorale durante e alla fine delle operazioni di scrutinio, ma solo i numeri contenuti nel verbale hanno valore definitivo ai fini dell'attribuzione dei voti da parte del seggio. Numeri che – precisa Ambrosetti – sono rimasti del tutto inalterati e perfettamente, inequivocabilmente, corrispondenti alle tabelle di scrutinio. Sono questi i dati che – conclude – dovevano essere indicati quali dati definitivi, e questi sono i dati (che tengono conto anche dei voti disgiunti) che sono stati confermati al presidente dell'ufficio centrale elettorale nel corso dell'audizione che si è svolta 3 giorni fa.

Letto 1442 volte Ultima modifica il Venerdì, 17 Giugno 2022 14:05

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