se non ha accettato il dato elettorale del 12 giugno vuol dire evidentemente che ce l'ha col magistrato che lo ha ratificato". Oggi è stato il turno di Fabio Termine fare il punto di una campagna elettorale in vista del ballottaggio di domenica 26 che vede i due contendenti in una lotta serrata, quasi senza esclusione di colpi, anche se Termine rivendica (da parte sua) toni più sereni di quelli del suo avversario. Presentando alla stampa gli ultimi 3 assessori della sua squadra (Francesco Dimino, Valeria Gulotta e Salvatore Mannino), il candidato del centro sinistra ha respinto l'idea che se dovesse vincere non avrebbe la maggioranza in consiglio comunale: "Se vince Messina la sua maggioranza si sfalda l'indomani, so che la presidenza del consiglio comunale è stata promessa ad almeno 10 persone". Una risposta, quella di Termine, anche a proposito della rivendicata presunta maggiore capacità di Ignazio Messina a governare senza numeri. Per Fabio Termine il popolo non si fa spostare attraverso gli apparentamenti. A proposito dei contenuti del suo programma elettorale, Termine ha ribadito l'impegno a rendere sin da subito la città più accogliente, vivibile e pulita, promettendo di intervenire con varianti al piano Aro vigente, nelle more che tra 2 anni, dopo la scadenza, se ne approvi uno ancora migliore.