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06
Luglio

Acqua. Sono adesso 30 i comuni gestiti da Aica

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Pubblicato in Attualità

Aumenta il numero dei comuni serviti da Aica. Con la consegna delle reti idriche da parte dei sindaci

di Sant’Angelo Muxaro, Joppolo Giancaxio e San Biagio Platani, sono adesso 30 i comuni gestiti dall’Azienda Idrica Agrigentina che da meno di un anno è subentrata alla gestione commissariale dopo il fallimento di Girgenti Acque. Va avanti il percorso della gestione pubblica di Aica, si legge nel comunicato stampa diramato per annunciare l’ingresso dei tre nuovi comuni, finalizzato all’unificazione della gestione del servizio idrico integrato in provincia. Adesso sono 30 su 42 i comuni che dipendono dall’Azienda Idrica la cui gestione dell’acqua è stata avviata il primo agosto del 2021. Un anno complicatissimo e una serie di problemi ancora non risolti, a partire da quello economico.

Intanto si attende entro la fine del mese la decisione della Curatela Fallimentare in relazione alla richiesta di Aica di acquistare per intero il ramo di azienda riconducibile al precedente gestore Girgenti Acque ed alla società Hydrotecne. Il consiglio di amministrazione lo scorso mese ha deliberato la manifestazione di disponibilità che se accolta consentirebbe di chiudere una vicenda estremamente complessa, anche per i risvolti legati alla gestione del personale e per i condizionamenti alla gestione finanziaria della società. Inoltre, verrebbe così accolto l’invito dell’Assemblea dei Soci di chiudere il contratto di affitto della durata di un anno. Un passaggio fondamentale, quello dell’acquisizione per intero il ramo d’azienda ex Girgenti Acque, costituito dal personale, dai beni materiali ed immateriali (impianti, reti, infrastrutture informatiche, software ed hardware, arredi, parco auto, materiali in magazzino, nelle condizioni in cui si trovano.

Alla Curatela Fallimentare Aica ha chiesto di formulare una proposta di acquisto che sia accoglibile e rispettosa anche degli interesssi degli utenti del servizio idrico integrato. L’attuale contratto di affitto scade il 31 luglio prossimo. I tempi, dunque, sono ristretti per potere definire una operazione comunque complessa. L’alternativa sarebbe quella di prorogare il contratto di affitto annuale che però è particolarmente onoroso oltre che fonte di incertezze e di vincoli gestionali per AICA.

 

 

 

 

 

Letto 419 volte Ultima modifica il Mercoledì, 06 Luglio 2022 12:13

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