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15
Settembre

Cardiologia di Sciacca. Arrivano nuove apparecchiature, ma medici in trasferta a Licata

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Pubblicato in Attualità

Si arricchisce la dotazione strumentale e tecnologica dell’unità

operativa di cardiologia ed emodinamica dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca. E’ già stato infatti acquistato un angiografo di ultima generazione la cui prossima installazione comporterà il complessivo adeguamento di una delle sale operatorie di emodinamica. In corso di definizione anche l’acquisto di tre ulteriori ecocardiografi e di un carrellato da destinare all’attività ambulatoriale.

“La nuova strumentazione – dichiara oggi il commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, Mario Zappia - si aggiunge alle dotazioni di recente acquisizione che permettono all’unità di ampliare la gamma delle consuete prestazioni sanitarie con più specifiche e peculiari attività come l’ecocardiografia transesofagea, l’ecodoppler transcranico e la cardiologia pediatrica”. Alle dichiarazioni del commissario fanno eco quelle del neodirettore del reparto, Ennio Ciotta: “l’unità di cardiologia di Sciacca - afferma il primario - è in forte crescita sia sotto il profilo della qualità e quantità delle prestazioni erogate sia per quel che riguarda l’innovazione tecnologica. Lungo questa direzione i progressi non si fermeranno e in sintonia d’intenti con la direzione strategica abbiamo già previsto anche il completo rifacimento della sala operatoria dedicata all’elettrostimolazione”. Buone, ottime notizie che però sono offuscate da quello che ormai rappresenta il problema principale ed evidentemente di non facile soluzione. Parliamo della carenza di personale, soprattutto dei medici, che riguarda più in generale la maggior parte dei reparti e non solo dell’ospedale di Sciacca. Si tampona facendo girare i medici per gli ospedali della provincia. Così anche gli emodinamisti in servizio al Giovanni Paolo II sono chiamati a garantire turni di servizio all’ospedale di Licata, pure se tale nosocomio non è attrezzato per la gestione delle emergenze tanto da dover trasferire i pazienti nel reparto di emodinamica del San Giovanni di Dio di Agrigento.

A proposito della dotazione organica del Giovanni Paolo II di Sciacca, l’Asp evidenzia oggi che è cresciuta nell’ultimo periodo e che, nonostante le difficoltà nel reperire nuovi cardiologi, ha recentemente preso servizio un giovane professionista che sta contribuendo a sostenere gli intensi ritmi che caratterizzano il lavoro degli altri dirigenti medici del reparto. Medici, si legge nel comunicato diffuso, impegnati anche a gestire ciclicamente turni di servizio a Licata con grande senso di appartenenza aziendale. Un pubblico encomio, dunque, quello che arriva ai cardiologi di Sciacca che nella realtà stanno coprendo con comprensibile difficoltà anche i turni di servizio all’ospedale di Licata, come hanno fatto e fanno anche sanitari degli altri reparti del nosocomio saccense, e con conseguenze sull’attività di una unità, quale quella di cardiologia con terapia intensiva ed emodinamica dell’ospedale di Sciacca che conta ventisei posti letto di cui otto di terapia intensiva coronarica, con arrive nel reparto due sale operatorie di emodinamica ed una per l’elettrostimolazione cardiaca.

 

 

 

 

 

Letto 620 volte Ultima modifica il Giovedì, 15 Settembre 2022 12:54

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