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20
Settembre

Inneggiò a Hitler, Fdi sospende Lillo Pisano. Lui chiede scusa: "Mi vergogno"

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Pubblicato in Attualità

A sollevare il caso è stato il quotidiano la Repubblica.

Un suo giornalista ha trovato un vecchio post di Facebook nel quale Calogero Pisano, fedelissimo di Giorgia Meloni, candidato alla Camera per il centrodestra nel collegio uninominale di Agrigento, definiva Adolf Hitler "un grande statista" aggiungendo (ma correva l'anno 2014) di stare dalla parte di Vladimir Putin. Post che Pisano considerava dimenticati. Ma chi si candida a un ruolo istituzionale di primissimo livello evidentemente deve essere come la moglie di Cesare, ossia al di sopra di ogni sospetto. E oggi Pisano (sempre da Facebook) ha chiesto scusa. "Anni fa ho scritto cose profondamente sbagliate", ammette. "Avevo cancellato il mio profilo personale su Facebook perché mi vergognavo delle cose che erroneamente avevo pubblicato", aggiunge. "Non so come Repubblica le abbia trovate, ma sono il primo a condannare senza ambiguità quelle espressioni. Chiedo scusa a chiunque si sia sentito offeso da quei post che a distanza di anni giudico indegni". Scuse, quelle di Pisano, giunte nelle ore successive in cui Fratelli d'Italia lo ha sospeso con effetto immediato dal partito, sollevandolo da ogni incarico, a partire da quello di coordinatore provinciale di Agrigento e di componente della direzione nazionale. Da questo momento in poi - scrivono i dirigenti meloniani - Pisano non rappresenta più FdI a ogni livello e a lui viene inibito anche l'utilizzo del simbolo. È deferito al collegio di garanzia del partito per ogni ulteriore decisione". Tutto questo accade a pochi giorni dalle elezioni Politiche del 25 settembre, quelle alle quali Pisano è candidato ormai insostituibile (non si capisce cosa significhi, dunque, che non rappresenta più il simbolo di Fratelli d'Italia) e comunque in odore di elezione ad occupare uno scranno parlamentare a Montecitorio. Il caso comunque c'è, e gli stessi vertici di Fratelli d'Italia, anche se Pisano vanta un'amicizia personale con Giorgia Meloni in persona, testimoniata dal fatto che non c'è stata discussione su chi dovesse essere il candidato del centrodestra in questo territorio, evidentemente sono in imbarazzo. Da un po' di tempo Giorgia Meloni cerca di riscattare l'immagine del suo partito dalle reminiscenze neofasciste, cercando di accreditarsi presso la stessa Unione Europea (al netto del voto del parlamento europeo sull'Ungheria) come un soggetto politico conservatore ma nel senso più nobile e moderno del termine. Che un proprio esponente di punta avesse inneggiato in passato a Hitler è stato sicuramente un problema da risolvere. Ma intanto domenica si vota. E lunedì tutto potrebbe già essere stato ampiamente dimenticato. Tanto più che la presidente provinciale del Partito Democratico, Giovanna Iacono, candidata nel proporzionale, ha già definito tardive le scuse di Pisano e la sospensione dal partito sulla scia del clamore mediatico. "Troppo facile e troppo comodo, Pisano lasci la candidatura e si dimetta da ogni carica politica, solo così - conclude Giovanna Iacono - i cittadini potranno accettare le sue scuse”.

Letto 1138 volte Ultima modifica il Martedì, 20 Settembre 2022 13:42

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