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19
Novembre

Paziente da 13 giorni al pronto soccorso. Pace denuncia, Galizia replica

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Pubblicato in Attualità

Monta un nuovo caso sull’area di emergenza urgenza dell’ospedale di Sciacca

dopo la denuncia questa mattina del parlamentare regionale Carmelo Pace che definisce una “vicenda di ordinaria follia” la situazione della signora Giovanna da 13 giorni al pronto soccorso del Giovanni Paolo II in attesa di essere ricoverata nel reparto di medicina generale. Chissà quanti giorni ancora dovrà aspettare, ha aggiunto Carmelo Pace, evidenziando comunque che questa situazione non riguarda solo Sciacca ma anche altri pronto soccorso della Sicilia.

Non è questa la sanità che vogliamo, ha dichiarato poi il capogruppo della Dc all’Ars, annunciando di avere espressamente chiesto al suo partito e alla maggioranza di far parte della commissione salute per potere monitorare in prima persona la situazione della sanità siciliana e poter compiere quelle scelte che restituiscano dignità al paziente e possano colmare le carenze strutturali, organizzative e di personale.

Tornando al caso della signora che da 13 giorni si trova al pronto soccorso dell’ospedale di Sciacca, il deputato regionale sostiene se il reparto di medicina fosse tornato ad assolvere le sue normali funzioni sarebbe già stata trasferita per cui ritiene necessario procedere immediatamente ad una riconversione degli ospedali Covid, pur mantenendo spazi dedicati ai soggetti positivi per evitare che pazienti affetti da patologie ‘ordinarie’ rimangano per giorni al pronto soccorso o vengano dirottati in strutture ospedaliere spesso lontane diverse decine di chilometri dal comune di residenza.

Per Carmelo Pace, inoltre, è necessario rivedere tutta la rete ospedaliera siciliana, potenziare i pronto soccorso e riaprirli laddove sono stati soppressi.

Sul caso specifico, è intervenuto stamattina il primario dell’area di emergenza urgenza del “Giovanni Paolo II” Ignazio Galizia per evidenziare che la signora non è stata ricoverata in reparto poiché lo stesso è interessato da una bolla di contaminazione da Covid-19. Tra l’altro- precisa Galizia- la paziente accusa patologie importanti e non può essere sottoposta al rischio di contaminazione. Noi, ha anche aggiunto, non ci basiamo sull’ordine di arrivo dei pazienti, ma sulla gravità della patologia, specie in una persona anziana e si è stabilito di non trasferire la signora nel reparto di medicina proprio per tutelarla. La paziente è costantemente seguita per ciò che concerne terapie, monitoraggio e assistenza igienica.

Al pronto soccorso dell’ospedale di Sciacca, ha infine dichiarato il primario, abbiamo uno stazionamento medio del paziente che oscilla tra le 48 e le 72 ore al massimo e pur nella difficoltà logistica dei locali provvisori, è attiva una osservazione pre-intensiva che è un prolungamento della Medicina, dove il paziente è assistito in attesa del ricovero in reparto.

 

 

Letto 476 volte Ultima modifica il Sabato, 19 Novembre 2022 13:26

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