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02
Dicembre

"La Scuola che vogliamo", convegno A.N.P. a Burgio

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Pubblicato in Attualità

“La Scuola che vogliamo”. Questo il titolo di un interessante

convegno che si è tenuto a Burgio, presso la sala conferenze dell'ex Casello Ferroviario, alla presenza dei vertici provinciali, regionali e nazionali dell'Associazione Nazionale Presidi. Diverse le tematiche trattate, tutte di primaria importanza per il futuro della scuola e della pubblica istruzione. Si è discusso, tra le altre cose, delle prospettive del PNRR nel settore scolastico, del rinnovo del contratto di lavoro per la categoria dei dirigenti scolastici e di formazione per il personale della scuola. Protagonisti, come detto, i vertici dell'Associazione Presidi: il Presidente Nazionale Antonello Giannelli, il Presidente Provinciale Alfio Russo, quello Regionale Maurizio Franzò e Sandra Scicolone, componente dello staff nazionale del prestigioso sodalizio. A portare i saluti dell'amministrazione comunale di Burgio il sindaco Francesco Matinella e il presidente del consiglio comunale Vito Ferrantelli, responsabile delle attività culturali dell'Associazione in provincia di Agrigento e dirigente scolastico del locale istituto comprensivo “Roncalli”. Al termine dei lavori, la nutrita assemblea si è spostata presso il Museo della Ceramica di Burgio per presenziare all'inaugurazione della mostra “Le mille forme dell'anima” dell'artista e scultore Salvatore Rizzuti, già professore dell’Accademia delle Belle Arti di Palermo.

Durante il convegno, tutti i relatori, in particolar modo il Presidente Giannelli, hanno sottolineato l'attenzione al futuro della scuola, che deve concorrere, ovviamente, allo sviluppo socio, economico e culturale del paese Italia, con particolare attenzione al sud. Una scuola migliore può contribuire a territori migliori e ad evitare emigrazione e disoccupazione. Una scuola che deve adeguarsi ai tempi, alle nuove tecnologie, alla rivisitazione del sistema di valutazione, e alle sfide, burocratiche e non, poste in merito all'edilizia scolastica. Chiaramente affinché vi sia un’efficace organizzazione della scuola, un ruolo di primaria importanza deve essere svolto, appunto, dai Dirigenti scolastici, anche in termini di stimolo per i docenti, per avviare la definitiva transizione dalla didattica trasmissiva alla didattica formativa. Sfide complesse, ma fondamentali, pure per ridurre al minimo i gap relativi alla dispersione scolastica e per rendere sempre più forte, incisiva e decisiva la cosiddetta autonomia scolastica.



Letto 293 volte Ultima modifica il Venerdì, 02 Dicembre 2022 12:03

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