Lo ha detto, giungendo al municipio di Favara Antonello Cracolici, presidente della commissione regionale antimafia, che ha scelto proprio Favara per il vertice agrigentino dell'organismo parlamentare permenente. L’iniziativa rientra nel lavoro di mappatura della commissione sullo stato della criminalità organizzata nelle varie province siciliane. La commissione ha incontrato le autorità, a partire dal prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa. Poi è stata la volta degli incontri con il sostituto procuratore presso la Dda al tribunale di Palermo, Paolo Guido, del procuratore capo facente funzioni di Agrigento, Salvatore Vella e del procuratore capo di Sciacca, Roberta Buzzolani. A seguire, i sindaci dei comuni della provincia per fare il punto su questioni relative alla presenza della criminalità mafiosa nel territorio. La commissione, proprio con i sindaci dell'Agrigentino, si è soffermata anche sui temi legati alla gestione idrica e all'era post Girgenti Acque: la società che si occupava del servizio e che è stata sciolta dopo interdittiva antimafia e l'inchiesta "Waterloo" che ha ipotizzato l'esistenza di un complesso intreccio affaristico messo in piedi dal patron di Girgenti Acque Marco Campione. Il procedimento, con 45 imputati fra vertici di Girgenti Acque prima del commissariamento, politici, professionisti, forze dell'ordine e uomini delle istituzioni, è in corso dinanzi al gup del tribunale di Agrigento Micaela Raimondo.