La situazione economica in cui si trova ad operare il Consorzio di Bonifica avrà conseguenze immediate anche sulla stagione irrigua.
E non è una situazione facilmente superabile, lo evidenzia al nostro telegiornale Franco Colletti della Flai Cgil. I lavoratori non percepiscono lo stipendio da mesi e, nella migliore delle ipotesi, così sarà fino a settembre. C’è il rischio del blocco della campagna irrigua anche perché le condizioni economiche del Consorzio non consentono, dice Colletti, le manutenzioni e quanto altro è necessario a garantire l’acqua agli agricoltori.
La vertenza del personale sarà portata la prossima settimana all’attenzione della Prefetta di Agrigento Maria Rita Cocciufa, ma poi la protesta si sposterà a Palermo. I sindacati hanno peraltro già allertato la deputazione agrigentina.
Sulla vicenda è intervenuto già ieri sera il capogruppo del Pd all’Ars Michele Catanzaro. Oggi è la volta del capogruppo della Dc Carmelo Pace che, assieme al colleta Abbate, ha presentato un’interrogazione al Presidente della Regione e all’Assessore regionale all’Agricoltura, sollecitando una soluzione alla questione relativa al Consorzio di bonifica Agrigento che, a causa di una condanna a un risarcimento di 3 milioni e mezzo di euro subìta di recente, è stato costretto a sospendere il pagamento degli stipendi al personale ormai dallo scorso febbraio. Tutto ciò mette a rischio l’imminente campagna irrigua con gravi conseguenze per il comparto agricolo.
“Per tali ragioni Pace e Abbate – ritengono necessario un intervento urgente del Governo e che si valuti il ricorso a un contributo regionale straordinario che compensi le mancate retribuzioni a far data dal mese di febbraio 2023 e individuare una soluzione normativa che renda impignorabili i trasferimenti destinati al pagamento degli stipendi dei lavoratori.
Di situazione allarmante parla anche la deputata agrigentina Giusi Savarino che annuncia di avere posto la situazione all’attenzione del Governo regionale e chiesto soluzioni tempestive, alcune delle quali possono e dobbono essere messe in atto già la prossima settimana con emendamenti al ddl in Ars che consentano di trasferire al consorzio fondi ad hoc per arginare la grave situazione.