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25
Maggio

Terme. Comitato Civico: "Nuova opportunità da Cassa Depositi e Prestiti"

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Pubblicato in Attualità

Sul destino delle Terme di Sciacca si può ancora puntare su Cassa Depositi e Prestiti.

C'è infatti una nuova interessante opportunità che proviene dal fondo immobiliare Sgr di Cassa Depositi e Prestiti. Riguarda la creazione di un Fondo nazionale del Turismo, che vede in prima fila anche lo stesso ministero del Turismo, e che ha un programma di investimenti di oltre un miliardo di euro da destinare al recupero di una quarantina di strutture. A segnalare questa importante novità è oggi il Comitato Civico Patrimonio Termale, che in una nota firmata dal suo coordinatore Nino Porrello, fa sapere di essere venuto a conoscenza di questa notizia dalle pagine economiche dei più grandi quotidiani nazionali. Questo Fondo Turismo si inquadra all'interno di un nuovo più ampio piano strategico licenziato recentemente da Cassa Depositi e Prestiti e che agisce sempre attraverso la controllata Sgr. Piano strategico che in un triennio prevede oltre 5 miliardi di euro di masse gestite per investimenti complessivi immobiliari generati sul territorio pari a 10 miliardi: si punta sul social housing, sulla riqualificazione del patrimonio pubblico dismesso, sul supporto al settore turistico e sulla crescita del mercato infrastrutturale italiano.

Per il Comitato Terme siamo di fronte ad una novità molto significativa, che impone alla Regione (proprietaria degli immobili termali chiusi 8 anni fa) di intervenire immediatamente al fine di provare a reperire quelle risorse finanziarie necessarie per riqualificare in tutto o in parte il patrimonio immobiliare e impiantistico delle Terme di Sciacca, per poi ricollocarlo sul mercato dei più qualificati gestori di complessi turistico-termali. Insomma: Porrello fa notare che il complesso termale di Sciacca ha tutte le carte in regola per candidarsi ad essere una di queste 40 strutture a cui Cassa Depositi e Prestiti destinerà un finanziamento. Peraltro non è necessario neanche istruire la pratica daccapo, perché ce n'è una disponibile, quella varata per tentare di accedere a quei fondi del Pnrr gestiti da Cassa Depositi e Prestiti e che, dopo avere superato la prima scrematura, è poi stata depennata nella elaborazione della graduatoria finale in quanto troppo impegnativa finanziariamente, considerato che erano disponibili complessivamente appena 150 milioni di euro. Programma, quello su cui è stata persa l'opportunità precedente, che sta continuando e che consentirà ad SGR - Cassa Depositi e Prestiti di acquisire, riqualificare e avviare alla gestione alberghiera almeno 12 siti. Tra questi ci sono anche le Terme di Salsomaggiore. Questo evidentemente dimostra come questa strada sia quella giusta.

Si è sempre detto sottovoce, in questi mesi, che le interlocuzioni con CDP sul progetto Sciacca non si sono mai del tutto interrotte, in attesa di nuove possibilità operative e di nuovi finanziamenti gestibili da CDP. "Non sappiamo se ciò sia vero - dice Nino Porrello - ma sicuramente - aggiunge - la nuova dotazione del Fondo Turismo apre prospettive assai interessanti per la nostra città di Sciacca e le sue Terme perdute, se del caso anche portando avanti un'idea progettuale di investimento relativa a un numero più limitato di immobili termali, come recentemente il nostro Comitato Civico Patrimonio Termale ha prospettato". Insomma: tutto come sempre dipende dalla Regione Siciliana e dalla spinta che potrà partire dal territorio di Sciacca per indurre il governo Schifani, se ce ne fosse bisogno, a muoversi efficacemente su questo nuovo fronte. "Noi come Comitato Civico - conclude il suo coordinatore - chiederemo formalmente alla giunta di governo regionale e in particolare all'assessore regionale all'Economia cosa intenda fare delle Terme di Sciacca, in particolare alla luce di questa nuova e ulteriore dotazione del Fondo Nazionale Turismo concesso in gestione alla CDP".

 

Letto 424 volte Ultima modifica il Giovedì, 25 Maggio 2023 13:28

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