attraverso una interrogazione parlamentare presentata dal capogruppo della Dc all’Ars Carmelo Pace con i colleghi Michele Catanzaro capogruppo del Pd e Angelo Cambiano del Movimento 5 Stelle. E’ rivolta al Presidente della Regione e all’Assessore regionale all’Economia e finalizzata a sollecitare urgenti iniziative per la riqualificazione e rifunzionalizzazione del complesso termale di Sciacca, attraverso una proposta progettuale da inserirsi nel nuovo piano strategico di Cassa depositi e prestiti oppure attraverso altri canali che consentano di ottenere le risorse finanziarie necessarie ad avviare er portare a conclusione la decennale questione della chiusura delle Terme di Sciacca. Pace, Catanzaro e Cambiano, ricordano come l’azienda autonoma “Terme di Sciacca”, in liquidazione dal maggio del 2010, avrebbe dovuto, cedendo le quote azionarie alla Regione siciliana, essere valorizzata attraverso bandi di gara ad evidenza pubblica rivolti a soggetti privati per l’acquisizione in gestione del complesso idrotermale. La Regione Siciliana stabilì, con apposita legge, la liquidazione dell’azienda autonoma Terme di Sciacca, ma ad oggi nessun bando è stato preso in considerazione da privati o società.
I tre deputati regionali fanno rilevare, altresì, che il mancato interesse di privati ha determinato negli anni l’abbandono e il conseguente degrado di tutte le strutture che costituiscono il patrimonio termale saccense che sono chiuse da otto anni. Le terme di Sciacca rappresentano – concludono i tre parlamentari agrigentini - una risorsa del patrimonio regionale, sotto il profilo naturalistico, quale attrattore nell’ambito sanitario delle cure termali, come struttura ricettiva storica di pregio e come offerta turistica ed è davvero inspiegabile come sia possibile che le scelte compiute ad oggi ne abbiamo determinato il fallimento.
Una iniziativa bipartisan quella dei parlamentari Pace, Catanzaro e Cambiano che fa seguito alla recente richiesta di un incontro con il presidente della Regione Schifani e l’assessore all’economia Falcone avanzata dal Comitato Civico Patrimonio Termale finalizzata a sollecitare il governo a sfruttare le possibilità offerte dal nuovo piano di investimenti di Cassa Depositi e Prestiti, ma anche delle nuove risorse comunitarie.
C’è la consapevolezza che nessun bando per l’affidamento in gestione ai privati potrà suscitare interesse viste le condizioni di degrado in cui versano le Terme di Sciacca e, di conseguenza, l’esigenza di dare priorità al reperimento delle risorse finanziarie necessarie per riqualificare le strutture e gli impianti da affidare poi in gestione.