Stampa questa pagina
12
Luglio

Lago Arancio. Catanzaro chiede al governo piano irriguo alternativo

Scritto da 
Pubblicato in Attualità

La vicenda dell’alga tossica che impedisce l’utilizzo dell’acqua del Lago Arancio per scopi irrigui sta generando grande preoccupazione

tra i produttori agricoli dei Comuni di Sambuca di Sicilia, Santa Margherita Belice e Sciacca. A rappresentare la grave situazione all’Assemblea Regionale Siciliana è stato il capogruppo del Pd Michele Catanzaro che agli assessori regionali Luca Sammartino e Roberto Di Mauro ha chiesto quali interventi il governo regionale ha programmato per risolvere il problema che sta mettendo in ginocchio centinaia di produzioni agricole del territorio agrigentino.

“E' una vicenda già nota da mesi – ha detto Catanzaro – ricordando di avere sollevato il problema e sollecitato un'azione urgente che però non è arrivata. Soltanto negli ultimi giorni, ha aggiunto il deputato saccense, ho appreso che l'Assessore Roberto Di Mauro ha partecipato a Sambuca di Sicilia ad una conferenza di servizi nella quale si è parlato di fase di accertamenti e verifiche. Iniziativa che purtroppo è tardiva rispetto all'allarme lanciato diverso tempo fa. Michele Catanzaro ha sollecitato il governo regionale a individuare urgentemente un piano irriguo alternativo e pensare immediatamente ad un intervento di aiuto per gli agricoltori che inevitabilmente sono danneggiati dalla mancata possibilità di dare acqua alle colture.

Un problema, quello dell’alga rossa, che è esploso proprio nel momento in cui è fondamentale garantire un servizio irriguo, con le temperature che negli ultimi giorni sono salite vertiginosamente e non accennano a diminuire, anzi aumenteranno ancora la prossima settimana.

A subire i danni sono soprattutto gli agricoltori del comprensorio di Sciacca che proprio dal lago Arancio vengono in larga parte approvvigionati. Adesso rischiano di perdere il frutto del loro lavoro se non si troverà una soluzione alternativa.

Tutto ciò, tra l’altro, si aggiunge alla vertenza dei lavoratori del Consorzio di Bonifica che da mesi non ricevono gli stipendi, nonostante il contributo straordinario approvato all’Ars per superare il problema del pignoramento delle somme da parte di una ditta creditrice. Le spettanze, attuali e arretrate, non sono state ancora liquidate e anche questo fronte rischia di generare conseguenze sugli agricoltori.

 

 

Letto 493 volte Ultima modifica il Mercoledì, 12 Luglio 2023 13:26

Video