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02
Settembre

Politica. Lunedì sera torna a riunirsi il consiglio comunale

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Pubblicato in Attualità

Al culmine di un'altra settimana che con un eufemismo si può definire "difficile"

nei rapporti tra gli opposti schieramenti, la politica saccense guarda già a lunedì sera, giorno concordato nel corso della recente conferenza dei capigruppo presieduta da Ignazio Messina per la convocazione della nuova seduta consiliare. Il punto più pregnante, almeno secondo la coalizione che sostiene l'amministrazione, è l'adesione del comune di Sciacca al Consorzio Energia Veneto, una Centrale Unica di Committenza che è uno degli strumenti su cui il governo di Roma sta puntando nel tentativo, che come è noto si sta rivelando particolarmente difficile, di spendere tutti i fondi europei, evitando dunque che tornino a Bruxelles.

L'adesione del comune di Sciacca a questo Consorzio è subordinata all'approvazione del relativo punto da parte del Consiglio comunale. Punto, questo, aperto recentemente in aula, anche se poi sono mancati i numeri. I sostenitori dell'amministrazione ritengono che questo punto rappresenti una specie di svolta decisiva per permettere al comune di utilizzare 8 milioni di euro di PNRR per diversi dei progetti contenuti nel piano triennale delle opere pubbliche che, a quanto pare, sarebbero ammanniti dei progetti esecutivi. Intravede un entusiasmo eccessivo e ingiustificato, tuttavia, l'opposizione. D'altronde lo stesso presidente del Consiglio comunale Ignazio Messina non ha certamente nascosto le sue perplessità, rilanciando piuttosto ancora una volta sul fatto che l'amministrazione si presenta in aula sempre con punti urgenti per i quali viene chiesta all'altra parte politica l'adesione.

La questione è naturalmente politica, non foss'altro che per il fatto che la stessa opposizione non può certamente permettersi il lusso che in città passi il messaggio che questi progetti rischiano di rimanere carta straccia perché non è passata l'adesione alla Centrale Unica di Committenza. E allora la sensazione che un accordo lo si potrà raggiungere c'è tutta. Saranno i fatti, poi, a dimostrare - così come pensano tra i banchi dell'opposizione di centrodestra - che i problemi sono ben altri, compresa la stessa natura di alcuni di questi progetti in cantiere, che sono quelli inseriti nell'ambito della cosiddetta "Rigenerazione urbana".

Ma il consiglio comunale di Sciacca tra i punti all'ordine del giorno ha anche il Consuntivo 2023. Il commissario ad acta Vincenzo Raitano nominato nei mesi scorsi ha dato tempo fino all'8 settembre per un'approvazione da parte dell'aula. Anche qui però ci sono sensazioni piuttosto condivise, in base alle quali il sigillo sul Rendiconto sarà dato alla fine dal commissario, perché non solo non ci sono i numeri sufficienti per approvarlo (oltretutto si tratta di un Rendiconto che l'attuale amministrazione condivide con i 6 mesi a guida Francesca Valenti nel 2022), ma anche perché (a differenza della precedente consiliatura) stavolta la mancata approvazione non determinerà alcuna conseguenza sulla stabilità futura del consiglio comunale.

Tutto questo si verifica a un mese e mezzo dalla attesissima udienza del Consiglio di giustizia amministrativa, quella nella quale i giudici si pronunceranno sul ricorso elettorale contro il risultato del primo turno firmato da Ignazio Messina. Qualsiasi cosa verrà decisa dai giudici, è certo che da quel momento il quadro politico locale tornerà ad essere suscettibile di eventuali possibili modifiche. E su questo sembrano esserci ben pochi dubbi.

 

Letto 245 volte Ultima modifica il Sabato, 02 Settembre 2023 13:41

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