che hanno confermato la loro disponibilità al conferimento. È la soluzione che l'assessorato regionale dell'Energia ha trovato contro i disagi generati dalla sospensione del trattamento dei rifiuti indifferenziati nella discarica della Trapani Servizi che attualmente è dotato solo di un Trattamento meccanico biologico mobile.Il decreto del dipartimento dell'Acqua e dei rifiuti, con decorrenza immediata, stabilisce che circa 159 tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziati vengano trasferiti all'impianto di Catania, gestito dalla Sicula Trasporti, mentre circa 66 tonnellate vengano trattate a Bellolampo, la discarica del Palermitano gestita dalla Rap. Il provvedimento avrà decorrenza immediata. Provvedimento che si è reso necessario per evper non generare una crisi igienico-sanitaria in numerosi comuni della Sicilia occidentale. In particolare, andranno a Catania i rifiuti della Srr Palermo Provincia Ovest; della Srr Trapani Provincia Nord e le 26 tonnellate della Srr Trapani Provincia Sud che comprende i comuni del Belice (Campobello di Mazara, Castelvetrano, Gibellina, Mazara del Vallo, Partanna, Petrosino, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Santa Ninfa, Vita). Saranno trasferiti, invece, a Bellolampo i rifiuti prodotti in 14 Comuni della Srr Palermo Area Metropolitana. La grave situazione che si è venuta a generare con la sospensione del conferimento all’impianto di Gela, seppure tamponata dal provvedimento con il quale sono stati individuati i due impianti alternativi, aveva portato ieri pomeriggio il presidente della SRR Agrigento Ovest, quella che comprende i comuni di Sciacca e del circondario, a esprimere grande preoccupazione.
È chiaro, ha detto Vito Marsala, che quello che è successo alla Trapani Servizi potrebbe accadere domani a tutti gli impianti di Trattamento meccanico biologico della Sicilia. C’è poi la questione dei costi che già investe pienamente la SRR Agrigento Ovest, costretta a conferire i rifiuti nei pochi e distanti impianti attivi in Sicilia.
Il risultato è che, nonostante le ottime percentuali raggiunte nella raccolta differenziata, la Tari continua ad aumentare.
Sarà così fino a quando non sarà riaperta la discarica di Sciacca, destinataria di un recente finanziamento della Regione, uno dei pochi impianti pubblici della Sicilia.