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23
Febbraio

Rifiuti. Pochi impianti in Sicilia, costi di conferimento esorbitanti

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Pubblicato in Attualità

Trasferimento dei rifiuti solidi di 39 Comuni della Sicilia occidentale in due discariche dell'Isola

che hanno confermato la loro disponibilità al conferimento. È la soluzione che l'assessorato regionale dell'Energia ha trovato contro i disagi generati dalla sospensione del trattamento dei rifiuti indifferenziati nella discarica della Trapani Servizi che attualmente è dotato solo di un Trattamento meccanico biologico mobile.Il decreto del dipartimento dell'Acqua e dei rifiuti, con decorrenza immediata, stabilisce che circa 159 tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziati vengano trasferiti all'impianto di Catania, gestito dalla Sicula Trasporti, mentre circa 66 tonnellate vengano trattate a Bellolampo, la discarica del Palermitano gestita dalla Rap. Il provvedimento avrà decorrenza immediata. Provvedimento che si è reso necessario per evper non generare una crisi igienico-sanitaria in numerosi comuni della Sicilia occidentale. In particolare, andranno a Catania i rifiuti della Srr Palermo Provincia Ovest; della Srr Trapani Provincia Nord e le 26 tonnellate della Srr Trapani Provincia Sud che comprende i comuni del Belice (Campobello di Mazara, Castelvetrano, Gibellina, Mazara del Vallo, Partanna, Petrosino, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Santa Ninfa, Vita). Saranno trasferiti, invece, a Bellolampo i rifiuti prodotti in 14 Comuni della Srr Palermo Area Metropolitana. La grave situazione che si è venuta a generare con la sospensione del conferimento all’impianto di Gela, seppure tamponata dal provvedimento con il quale sono stati individuati i due impianti alternativi, aveva portato ieri pomeriggio il presidente della SRR Agrigento Ovest, quella che comprende i comuni di Sciacca e del circondario, a esprimere grande preoccupazione.

È chiaro, ha detto Vito Marsala, che quello che è successo alla Trapani Servizi potrebbe accadere domani a tutti gli impianti di Trattamento meccanico biologico della Sicilia. C’è poi la questione dei costi che già investe pienamente la SRR Agrigento Ovest, costretta a conferire i rifiuti nei pochi e distanti impianti attivi in Sicilia.

Il risultato è che, nonostante le ottime percentuali raggiunte nella raccolta differenziata, la Tari continua ad aumentare.

Sarà così fino a quando non sarà riaperta la discarica di Sciacca, destinataria di un recente finanziamento della Regione, uno dei pochi impianti pubblici della Sicilia.

Letto 252 volte Ultima modifica il Venerdì, 23 Febbraio 2024 13:14

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