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19
Febbraio

Strage di randagi. Manifestazione domenica a Sciacca

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Pubblicato in Attualità

È fissato per domenica 25 febbraio un raduno di associazioni animaliste a Sciacca

per protestare contro la strage di cani a Muciare. È già arrivata al commissariato di pubblica sicurezza di Sciacca la relativa richiesta di autorizzazione. Si prevede una manifestazione blindata, che giungerà nelle ore successive a quelle in cui Tg e giornali nazionali hanno acceso i riflettori su Sciacca. Inevitabile, perché non è una cosa normale la mattanza di cani randagi. Vicenda che ha scosso l'opinione pubblica, a partire da quella incolpevole, che si sta vedendo additata da accuse assurde nei confronti dell'intera città.

 

E il mondo della politica non poteva non prendere posizione. Dopo il governatore Musumeci anche il presidente dell'Ars Gianfranco Micciché è intervenuto, annunciando la istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno del randagismo. “Ai comuni servono risorse, non commissioni”, ha replicato il Gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle, a giudizio del quale bisogna legiferare al più presto con una nuova norma.

 

A fare sensazione, però, nelle ultime ore, è stato un commento su Facebook pubblicato e poi rimosso da un alto funzionario della Regione, l'ingegner Salvo Cocina, già responsabile della Protezione civile, da poche settimane Dirigente Generale del Dipartimento acque e rifiuti. Sabato sera Cocina nel commentare il caso aveva collegato la strage di cani di Sciacca con quella che ha definito “civiltà e ignoranza di un popolo”. Ne è scaturita una polemica che ha visto reagire il deputato regionale del Pd Michele Catanzaro, che in una nota di ieri mattina ha parlato di offesa gravissima, invitando il presidente della Regione Musumeci a sollevare Cocina dall'incarico. Cocina, che come detto ha cancellato il suo precedente post, nelle scorse ore ha tentato di correggere il tiro: “ho scritto d'impulso e da privato cittadino” scrive il funzionario. Aggiungendo di non avere mai inteso attribuire ‘inciviltà e ignoranza’ al popolo di Sciacca né ai suoi amministratori ma semmai a isolati individui.

 

Ma la questione ha visto intervenire le associazioni animaliste. Alcuni volontari dell'Ente Nazionale Protezioni Animali hanno fatto sapere di aver fatto un sopralluogo a Muciare, nel tentativo di salvare altri cani in pericolo, accusando l'amministrazione di inadempienza nelle operazioni di bonifica della zona, avvertendo che se solo un altro cane morirà per una polpetta avvelenata il sindaco sarà denunciato. Ma un'altra associazione, che si chiama AIDAA, la denuncia l'ha già presentata, accusando Francesca Valenti di essere lei la responsabile di quanto accaduto. Margherita La Rocca Ruvolo, presidente della commissione Sanità dell'Ars, nell'annunciare l'istituzione di una sottocommissione che si occupi del fenomeno del randagismo, solidarizza con Francesca Valenti per le dure accuse che sta subendo.

 

Per il senatore Giuseppe Marinello l’atto vile e non giustificabile di un individuo o di alcuni individui non può ripercuotersi così negativamente sull’intera comunità saccense conosciuta per la sua cultura, la sua capacità di rinnovarsi, il senso dell'accoglienza e del rispetto. Parla di “vile atto intimidatorio subito da Francesca Valenti” il leader di Sicilia Democratica Nuccio Cusumano, augurandosi che i responsabili della strage di cani vengano individuati al più presto.

 

Solidarietà a Francesca Valenti anche dal capogruppo del PD all'Ars Giuseppe Lupo e dal sindaco e dal presidente del Consiglio comunale di Menfi Enzo Lotà e Vito Clemente. “La gestione del randagismo – dice Lotà – è materia difficile e delicata che vede tutti i sindaci impegnati a fondo e a tempo pieno insieme alle associazioni e ai volontariche hanno a cuore davvero il destino degli animali”. Per Clemente contro i cittadini di Sciacca è in atto un attacco senza precedenti. Ieri Valeria Grasso, testimone di giustizia, delegata ai rapporti istituzionali del ministero della Salute, ha incontrato Francesca Valenti. “Un simile clima d'odio – ha detto – non aiuta a far chiarezza e alimenta l'immagine errata di una Sicilia fatta di violenza e vendetta”. Anche il ministro De Vincenti, sul suo profilo Facebook, ha espresso solidarietà al sindaco.

 

Letto 1009 volte Ultima modifica il Lunedì, 19 Febbraio 2018 14:32

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