nella diga Castello non è ancora iniziato. Sono trascorsi alcuni giorni dalla firma apposta dal commissario per l’emergenza idrica in agricoltura Dario Cartabellotta sull'ordinanza che dispone il trasferimento dei volumi idrici con la messa in esercizio dell’adduttore consortile San Carlo. Un gruppo di agricoltori nelle scorse ore ha raggiunto il bacino Gammauta, che ricade nel territorio comunale di Palazzo Adriano e che alimenta anche la centrale idroelettrica gestita da Enel Green Power. I produttori agricoli fanno sapere di avere verificato come la situazione sia di sostanziale stallo.
Il sindaco di Ribera Matteo Ruvolo ne ha parlato nuovamente con Cartabellotta. Sapeva già, il primo cittadino, come il nodo centrale della questione riguardasse la necessità che i livelli di acqua presente nella diga Gammauta fossero sufficienti a garantire che l'operazione travaso, attraverso la bretella, possa essere efficace, all'interno di una compatibilità con il corretto esercizio tecnico-idraulico delle infrastrutture coinvolte.
Durante la Festa dell'Amicizia Dario Cartabellotta aveva annunciato l'intesa con Enel Green Power affinché l'utilizzo dell'acqua per alimentare la centrale idroelettrica venisse sospeso per favorire la fornitura agli imprenditori agricoli riberesi per irrigare le loro coltivazioni. Tuttavia il mancato innalzamento dei volumi idrici all'interno della diga, anche a dispetto delle recenti piogge, che naturalmente non possono avere risolto l'emergenza siccità, sta rendendo dubbiosi i produttori agricoli. Secondo i quali Enel continuerebbe ad utilizzare l'acqua della diga Gammauta a fini produttivi, e questo non può certamente permettere ai livelli idrici dell'invaso di innalzarsi tanto da autorizzare il ritorno all'utilizzo della bretella San Carlo. Una specie di cane che si morde la coda, per intenderci. Il cosiddetto “Gruppo di monitoraggio” dei volumi della Diga Gammauta, del quale fanno parte anche gli amministratori dei comuni di Ribera e Bivona, sta effettuando le dovute verifiche. I produttori riberesi sono naturalmente molto preoccupati, e chiedono che agli impegni formali seguano i fatti concreti.
Alla fine del mese di ottobre la nostra emittente aveva raggiunto la foce del fiume Verdura. Dove, alla presenza dello stesso sindaco Ruvolo, i produttori presenti mettevano in evidenza che, ancorché poca, c'era comunque una quantità di acqua che piuttosto che finire in mare poteva essere utilizzata per le irrigazioni. A stretto giro di posta intervenne l'assessore regionale Barbagallo, sostenendo che in realtà quell'acqua non era utilizzabile a fini irrigui e annunciando infine l'intervento di ripristino della stazione di pompaggio di Poggiodiana, resa inservibile da anni a seguito di alcuni gravi atti di vandalismo.