in cui raccogliamo le denunce dei cittadini.
Partiamo dai semafori di via Mazzini, ancora spenti e non funzionanti dopo l'incidente autonomo del novembre scorso, in cui uno dei quattro semafori è stato tranciato da una automobile che ha finito lì la sua corsa.
I tempi fin da subito erano stati annunciati come lunghi, visto che dell'automobilista si sono perse le tracce ed è sulle casse comunali che pesa l'intervento da oltre 10 mila euro per il ripristino dell'impianto. Ripristino che però è indispensabile considerata l'intensità del traffico tra le vie Mazzini e Cronio, a due passi dal plesso Catusi e dalla zona di San Michele che il sabato ospita il mercatino.
Un altro antico problema alla circolazione stradale della città è quello che interessa il ponte della Perriera, dove le transenne che delimitano il giunto fuoriuscito hanno fatto ormai il loro tempo. Anche in questo caso si tratta di un intervento molto costoso per il comune e che inevitabilmente sta riscontrando non poche difficoltà per la sua soluzione. A complicare la circolazione da quelle parti però da alcune settimane è una ulteriore buca che si è aperta sull'asfalto e che occorrerebbe sistemare; la transenna restringe la carreggiata e automobili e ciclomotori difficilmente riescono a risparmiarsi di finire dentro la buca. Insomma se non si può al momento pensare al giunto, occorrerebbe almeno occuparsi del manto stradale del viadotto.
Ci spostiamo in via Bagnoli, da cui arrivano queste immagini di un residente della zona, immagini che risalgono al 7 dicembre scorso, giorno in cui ci siamo occupati del problema all'interno di questa rubrica.
La situazione è tale e quale a quei giorni e ad ogni erogazione l'acqua sgorga copiosa dall'asfalto e si riversa dalla strada su un podere per raggiungere il torrente Cansalamone. Nel fare questo tragitto però sta letteralmente distruggendo il muro di recinzione di una abitazione ormai completamente impregnato di acqua e compromesso. Oltre all'immane sperpero di risorsa diventata preziosissima, il danno a cittadini, che purtroppo molto difficilmente verrà ristorato.
Ci spostiamo alla Perriera per occuparci di inciviltà e discariche, sostantivi che vanno spesso a braccetto dalle nostre parti. In via Segni c'è un terreno, dove la vergogna della discarica viene al momento coperta dalle erbacce alte. La gente vi ha abbondato di tutto, dai sacchetti a quello che resta, pare di un ciclomotore. Spazzatura che marcisce lì da mesi e che rischia di rappresentare anche un problema igienico sanitario. C'è perfino una panchina, di cui resta solo la struttura in ferro e che i residenti del quartiere chiedono venga ripristinata, insieme al decoro dell'area.
Chiudiamo sempre alla Perriera, passando da via delle Azalee, sul retro della chiesa Maria Vergine di Loreto, dove fino allo scorso anno erano allocati i cassonetti per il ritiro degli abiti usati. Le immagini che vi mostriamo sono di repertorio, ma la situazione purtroppo è la medesima. Non passa giorno, affermano i residenti del quartiere che non si fermi qualcuno a lasciare lì indumenti. I cassonetti sono stati rimossi, altri né sono stati allocati all'isola ecologica, il servizio è stato ripristinato con la raccolta due volte a settimane il lunedì e il giovedì, nell'area dell'ex mattatoio e alla Perriera, ma niente, l'inciviltà e l'assoluto disprezzo dei luoghi e delle cose è talmente forte in alcune persone, da lasciare dove gli capita, pure essendoci un luogo deputato, quello di cui devono liberarsi da casa.
Rimane davvero solo un incredibile senso di impotenza difronte tanta inciviltà.