15 marzo, avverrà la traslazione del corpo del beato Rosario Angelo Livatino. La decisione definitiva è stata presa dall'Arcidiocesi di Agrigento, unitamente al Comune di Canicattì, guidato dal sindaco Vincenzo Corbo. Com'è noto, le spoglie mortali del giudice ragazzino verranno traslate dalla cappella di famiglia, dove riposavano insieme ai genitori, alla chiesa Santa Chiara.
La traslazione, fortemente voluta dall’Arcivescovo monsignor Alessandro Damiano e già autorizzata da mesi dal Dicastero delle Cause dei Santi, permetterà ai fedeli provenienti da tutta Italia di poter pregare più facilmente sulla tomba del beato. Attenendosi a tutte le prescrizioni di carattere comunale, religioso e sanitario, lo spostamento avverrà secondo tre fasi specifiche.
Il prossimo sabato a partire dalle ore 14, alla presenza dell'Arcivescovo e delle autorità, si procederà all’apertura del loculo e all'estumulazione dalla cappella di famiglia, lì dove era stato sepolto pochi giorni dopo essere stato ucciso da un commando della Stidda il 21 settembre 1990 sulla Statale 640, alle porte di Agrigento.
Dopo la sistemazione della cassa lignea con il corpo del Beato nella cassa di rinforzo in zinco, in forma strettamente privata, le spoglie saranno portate dinanzi al Municipio e poi da lì saranno accolte dai fedeli davanti la chiesa San Diego. Dopo un breve momento di preghiera, si ci sposterà dalla chiesa San Diego alla chiesa Santa Chiara con, nel mezzo, una breve sosta davanti la casa natale del Beato. Una volta giunti all'interno della chiesa Santa Chiara avrà luogo un altro momento di preghiera e, a seguire, la nomina e il giuramento dei membri del tribunale ecclesiastico che procederà alla ricognizione canonica della salma, per valutarne le attuali condizioni attraverso l'esame diretto dei resti e delle eventuali reliquie.
La ricognizione, ovviamente, sarà eseguita in forma strettamente privata. La Curia di Agrigento non esclude che, in futuro, il corpo possa essere esposto ai fedeli all'interno di una teca di vetro trasparente, ma questo dipenderà chiaramente dalle eventuali condizioni in cui saranno ritrovate le spoglie mortali del martire della legalità.
“Tutta la comunità ecclesiale – scrive l'Arcidiocesi di Agrigento - è chiamata a rendere grazie al Signore per questo dono di grazia e a partecipare alla processione con il corpo del Beato Rosario Angelo Livatino, figlio eccelso della Chiesa Agrigentina e della comunità di Canicattì”.