che ieri ha costretto all'annullamento del calendario della fornitura idrica prevista per oggi in gran parte del centro urbano saccense, potrebbe essere definitivamente riparato entro questa sera. Lo si evince, d'altra parte, dallo stesso aggiornamento del sito internet di Aica contenente i turni di erogazione che, teoricamente almeno, sono slittati a domani. Insomma le preoccupazioni delle scorse ore sul guasto elettrico potrebbero essere ridimensionate, soprattutto perché, stando a quanto risulta, si è riusciti a far funzionare gli impianti almeno per il 50%. Adesso si attende che la situazione torni alla normalità.
Ma è la situazione generale che, invero, rimane assai critica, anche se le perdite di via Aldo Moro sono state riparate e oggi si è erogata acqua nella zona compresa tra Sovareto e Isabella. Anche se da quelle parti continuano a giungere segnalazioni anche alla nostra emittente di utenze che, evidentemente, per varie ragioni continuano a non ricevere alcuna fornitura. La stessa cosa sta succedendo nella zona Foggia-San Marco-Maragani. Dove si conferma che l'erogazione, dopo settimane di sospensione, sebbene ridotta, è ripresa. Ma anche qui sono numerose le utenze che sono tuttora a secco. Oggi è stato possibile rifornire di acqua le utenze situate in via Licata. Altre zone, tra cui via Cappuccini, dovrebbero tornare a ricevere l'acqua domani.
L'assessore Alessandro Curreri ieri è andato ad Agrigento. Insieme a lui il dirigente comunale Salvatore Gioia, prima per un incontro col direttore generale di Aica Claudio Guarneri per effettuare con lui nuove verifiche sul progetto esecutivo disponibile (per il quale però occorre il finanziamento) relativo al rifacimento della rete idrica saccense, interessata al momento da ben 355 perdite, successivamente nel pomeriggio Curreri ha partecipato ad una ulteriore riunione dell'Ati, questa alla presenza dello stesso prefetto di Agrigento Salvatore Caccamo. Riunione nel corso della quale Curreri ha invocato la massima celerità possibile da parte dell'ente gestore delle risorse idriche integrate nella riparazione dei guasti ai pozzi Carboj e la massima attenzione possibile anche sul servizio di vigilanza, che comunque come è noto è stata attivata dopo il doppio furto in poche settimane del rame contenuto nei cavi elettrici. Chiesto poi un aumento della portata idrica destinata alla città di Sciacca, il "serbatoio della provincia di Agrigento", che a causa della dispersione del 50% di acqua in erogazione per colpa delle rotture della rete, ha bisogno di più metri cubi, soprattutto in vista dell'estate, per ragioni che riguardano sia la popolazione residente che la tenuta del settore turistico.
Riunione Ati quella di ieri nel corso della quale, stando a quanto rivela oggi in una interrogazione al sindaco Filippo Bellanca, è emersa anche la possibilità che i comuni più in difficoltà siano destinatari dell'assegnazione, da parte del Dipartimento Regionale della Protezione civile, di nuove autobotti mobili, evidentemente fondamentali per potere fronteggiare al meglio possibile la gravissima emergenza idrica. Bellanca vuol sapere se l'amministrazione abbia presentato l'apposita necessaria istanza per potere usufruire di questo beneficio e, nel caso in cui questo non sia avvenuto, chiede di conoscerne le ragioni, ritenendo che, eventualmente, si sarebbe di fronte ad un gravissimo inadempimento.
"Abbiamo presentato l'istanza in questione, ma vorrei che non si trascurasse il fatto che le autobotti hanno bisogno anche delle persone che le guidino, e il comune non dispone di risorse umane", replica l'assessore Curreri. Il quale ha comunque aggiunto di avere posto la questione di un contributo economico per potere affidare anche il servizio di conduzione di qeuste autobotti non appena queste dovessero arrivare a Sciacca.
Nel frattempo alcuni mezzi della Protezione civile sono tornati in città e stanno provando a gestire le situazioni di maggiore emergenza, soprattutto in contrada Bordea, dove la situazione delle condotte danneggiate, a cui si è aggiunta l'ultima emergenza dei pozzi Carboj, sta impedendo da settimane la regolare fornitura idrica ai residenti di quell'area. Il call center di Aica, infine, è tornato a rispondere alle richieste di forniture idriche sostitutive attraverso le autobotti private. Situazione questa che continua a vedere diversi edifici, come testimoniano tutti i giorni gli amministratori di condominio, sprovvisti di regolare erogazione idrica attraverso la rete. Un quadro, quello della gestione delle risorse idriche a Sciacca, sempre problematico, che non può non indurre a numerose preoccupazioni, soprattutto in vista dei mesi estivi, anche alla luce delle gravi carenze da cui siamo reduci.