Scende in campo il responsabile della Protezione Civile e coordinatore della cabina di regia Salvo Cocina a fronte delle notizie delle ultime ore relative ad una esaurimento degli invasi siciliani entro il prossimo autunno ed una situazione drammatica per la città di Palermo, in particolare. Non è la realtà, dice Cocina, pur ammettendo che per il terzo anno consecutivo le piogge invernali non sono state sufficienti a far innalzare adeguatamente il livello di acqua nelle dighe dell’isola. «Il governo regionale -ha dichiarato Cocina - ha promosso ed emanato tutti i provvedimenti possibili, fra cui l'istituzione della Cabina di regia, che fino a oggi ha fatto quasi cento riunioni. Sotto il monitoraggio e la regia regionale, ha aggiunto, i gestori della rete idrica hanno realizzato centinaia di interventi per far fronte all'emergenza, reperendo nuove fonti d'acqua e riducendo le principali perdite, ma si è agito anche sul fronte delle riduzioni dei prelievi per aumentare la vita utile degli invasi.
Per il responsabile della Protezione Civile, dunque, la situazione nell’isola rimane di emergenza, ma comunque gestibile, con i progetti approvati dalla Cabina di regia e finanziati con 80 milioni dalla Regione e 48 dallo Stato, che consentono oggi di poter contare su scorte idriche sufficienti negli invasi per almeno 11 mesi, fino a marzo del prossimo anno. Questo, rimarca Salvo Cocina, anche nell'ipotesi che non si verifichino più precipitazioni fino a quella data e senza considerare l'apporto che arriverà dai tre dissalatori di Porto Empedocle, Gela e Trapani, che saranno pronti prima dell'estate, e dai due di Palermo per i quali a breve sarà pubblicato l'avviso per il progetto di finanza. «Riconosciamo - conclude Cocina - che la situazione rimane seria e richiede un monitoraggio costante e interventi non solo emergenziali ma anche strutturali, ancora più costosi, ma pure avviati e in corso, fra cui il rifacimento di intere reti idriche cittadine che hanno perdite notevoli i e i dissalatori, ma non si può parlare di uno scenario drammatico come quello affrontato nella seconda metà dello scorso anno.