che i debiti dell’Azienda potessero comportare il dissesto finanziario dei comuni”
E’ quanto hanno dichiarato i sindaci agrigentini che la scorsa settimana hanno adottato il provvedimento che tante contestazioni ha generato in provincia di Agrigento. Sindaci che hanno tenuto oggi pomeriggio una conferenza stampa nella sede dell’Ati per fare chiarezza, hanno detto, sulle ragioni che hanno portato all’aumento delle tariffe.
Una delibera approvata, in realtà, soltanto da 24 sindaci. “E’ una vergogna” ha detto a tal proposito Fabio Termine che ha poi ricordato come in provincia tanti comuni non siano in regola con i pagamenti. Così non si può andare avanti, ha aggiunto il sindaco di Sciacca che ha proposto assieme al collega Palumbo di Favara provvedimenti immediati nei confronti dei comuni inadempienti. Altra questione dirimente, ha aggiunto Fabio Termine è quella che riguarda la governance di Aica per la quale ha annunciato la richiesta di revoca degli incarichi dirigenziali.
Per il presidente dell’Ati e sindaco di Montallegro Giovanni Cirillo è ormai indispensabile capire se Aica è in grado di garantire un servizio idrico efficiente, altrimenti è arrivato il momento di rivederne l’organizzazione. Era necessario fare chiarezza sull’aumento delle tariffe, ha poi aggiunto il presidente dell’Ati ribadendo che quella assunta dai 24 sindaci agrigentini è stata una scelta di responsabilità.
Non è una situazione che ci fa stare tranquilli, ha aggiunto la parlamentare e sindaca di Montevago Margherita La Rocca Ruvolo riferendosi alla crisi idrica, ma soprattutto alla gestione Aica.