attraverso il sindacato di categoria, hanno annunciato la totale indisponibilità a coprire turni nei mezzi di soccorso del 118, quali ambulanze ed elisoccorso, a partire dal 1° luglio prossimo.
Nella nota dell' Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani - Emergenza Area Critica, viene denunciato uno stipendio “anacronistico e sottodimensionato” rispetto a quello garantito ad altri specialisti e lamentato un disinteresse definito “sconcertante” da parte dell’assessorato alla Salute guidato da Daniela Faraoni e, soprattutto, della presidenza della Regione Sicilia capeggiata da Renato Schifani”.
La sigla sindacale Aaroi-Emac spiega, infatti, di avere inviato due Pec all'assessorato regionale per chiedere un confronto.
“Nessuna risposta” – spiegano dalla confederazione. “Eppure – aggiungono - per altre figure specialistiche come ortopedici, pediatri, ginecologi, cardiologi e perfino pensionati, l’amministrazione regionale non esita a pagare gettoni orari tra i 90 e i 120 euro. Per gli anestesisti rianimatori – cioè i medici che garantiscono terapie intensive volanti sui mezzi del 118 – non c’è nemmeno una dignitosa considerazione economica, nonostante svolgano un servizio vitale, avanzato e ad altissima competenza, per giunta su base volontaria e oltre l’orario ordinario previsto dal contratto”.
Il sindacato, portavoce degli 800 anestesisti siciliani, spera dunque che, attraverso l'annuncio dell'indisponibilità a coprire i propri turni di lavoro a partire dal primo luglio, la regione possa attenzionare la questione e provvedere ad adeguare la retribuzione degli anestesisti che operano in condizioni particolarmente rischiose a quella delle altre figure professionali mediche.