Diciamoci la verità: non siamo di fronte ad una sorpresa, ma è comunque significativa
la notizia che l'assessorato regionale alle Autonomie locali ha incaricato l'Agenzia delle entrate di notificare al comune di Sciacca la cartella esattoriale che sfiora la non certo modica cifra di 3 milioni di euro. Si tratta dei fondi a suo tempo stanziati dal governo della Regione per consentire il completamento e la funzionalizzazione di quell'edificio che trentacinque anni fa sarebbe dovuto diventare una casa albergo per anziani. Obiettivo che non è stato centrato. È questa la ragione per la quale la norma obbliga l'ente locale a restituire i soldi ricevuti.
Diventa esecutiva, dunque la decisione di un anno fa con la quale il tribunale di Palermo aveva respinto il ricorso del comune di Sciacca affinché fosse annullato il provvedimento di revoca del finanziamento conclusivo per completare l'opera. Una casa albergo che è una struttura che per anni ha rappresentato uno dei simboli delle opere pubbliche incompiute sul territorio saccense.
I fondi, che il comune di Sciacca dovrà restituire a Palermo, dovevano servire per completare ed aprire l'immobile. Soldi regolarmente spesi per l'intervento infrastrutturale. Tuttavia, il tentativo di affidare la gestione della casa albergo per anziani ad una cooperativa sociale del luogo, al culmine di una trattativa a dir poco infinita, non andò a buon fine. Di conseguenza, nel 2020 la Regione intimò al comune di Sciacca la restituzione di quei fondi, proprio per la mancata attuazione delle finalità per le quali quel finanziamento era stato erogato. Ma il comune presentò ricorso giudiziario. Il pronunciamento del giudice di primo grado sarebbe arrivato dopo quattro anni.
Comune di Sciacca che nel frattempo ha impugnato quella sentenza. La questione adesso pende in sede di giudizio di appello. Questo non impedisce però alla sentenza di primo grado di diventare esecutiva. E, dunque, il comune deve pagare. Se la decisione in appello fosse favorevole eventualmente se ne tornerà a parlare. Non si avverte molta fiducia comunque in una prospettiva diversa. La conclusione di questa vicenda è che il finanziamento conclusivo per completare la casa albergo sarà stato a carico del comune, e non della Regione. E questo è sicuramente un vero peccato ma per diverse ragioni, non ultima quella che si sarebbe potuto dotare il territorio di una struttura al servizio della Terza età e, dunque, delle persone più vulnerabili. E questo anche se sono anni che si sa che non sarebbe stata una struttura pubblica ma privata, la casa albergo per anziani di contrada Perriera, con il concessionario che avrebbe dovuto pagare un affitto per l'utilizzo al comune di Sciacca.
Negli anni scorsi, durante la pandemia, l'immobile in questione era stato utilizzato come hub vaccinale per poi tornare ad essere chiuso. I tre milioni di euro che il comune dovrà restituire sono già stati accantonati dal direttore dei Servizi finanziari del comune di Sciacca, il dottor Filippo Carlino, all'interno del quadro normativo della cosiddetta 'armonizzazione contabile'. Pagamento che, dunque, di fronte ad una cartella esattoriale, il comune di Sciacca deve fare adesso senza più tergiversare.
Il tema è già stato, e sicuramente tornerà ad esserlo, questione di dibattito politico. La questione centrale adesso è il futuro di questo immobile. Che va utilizzato al più presto, perché il rischio è il suo deperimento. Opzioni possibili sul tappeto ce ne sono diverse, a partire dalla stessa possibilità di decentrare alcuni servizi comunali. L'amministrazione Termine per la verità vorrebbe destinare la struttura ad un utilizzo da parte delle associazioni di volontariato ed altri enti che operano nell'ambito del Terzo settore. Di certo c'è che se non una casa albergo, questo edificio diventerà qualcos'altro. L'importante è che si decida tutto al più presto.