di cui almeno un terzo bambini, e un territorio quasi completamente distrutto dai bombardamenti, il 9 maggio potrebbe essere anche il giorno di Gaza. L’ultimo.
È quanto dichiarato a livello nazionale da un apposito coordinamento formato, tra gli altri, anche dalla direttrice artistica dello Sciacca Film Fest Paola Caridi, ed a cui oggi la Rete Scuola di Cittadinanzattiva di Sciacca chiede di aderire.
L'associazione, guidata da Pierina Di Martino, Filena Rizzuto e Nino Porrello, ha chiesto ai Comuni del territorio, a tutte le scuole di Sciacca, ed ai due gruppi scout AGESCI cittadini, di fare squadra e rendersi parti attive dell'iniziativa nazionale denominata, per l'appunto, “L’ULTIMO GIORNO DI GAZA”, un momento di sensibilizzazione e di condivisione sul valore supremo della pace e del rispetto dei diritti umani, durante il quale condividere ad esempio l’art. 6 della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia, che sancisce il diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino e dell'adolescente.
L'assemblea di Sciacca Cittadinanzattiva invita, in generale, tutti i cittadini a partecipare attivamente all’iniziativa con una mobilitazione sui social, durante la giornata del 9 maggio, pubblicando dei contenuti che riportino l’hashtag #ultimogiornodigaza e postando quel che vi rappresenta: un cartello con una frase, una foto, l’immagine del logo dell’iniziativa.
Per proteggere l’Europa di pace nata da un conflitto mondiale – viene spiegato nell'appello lanciato a tutti gli italiani - esiste un solo modo: proteggere le regole, il diritto, e la giustizia internazionale. E soprattutto guardarci negli occhi, e guardarci come la sola cosa che siamo. Umani. Una strada che viene chiesto di percorrere a tutti coloro che vogliono dire “BASTA” a una catastrofe umanitaria che ha fatto finora tra le 70 e le 80 mila vittime e oltre 15 mila minori uccisi, dei quali circa 4 mila sotto i 5 anni. Una catastrofe umanitaria con 20 mila bambini rimasti orfani e con gli aiuti umanitari, cibo e medicine in primis, a cui viene impedito di accedere a Gaza”.