quello tra il consigliere comunale del Pd e fedelissimo dell’on Michele Catanzaro, Giuseppe La Bella e dell’ex assessore della giunta Valenti Roberto Lo Cicero con i due leader della Democrazia Cristiana, il segretario nazionale Totò Cuffaro ed il capogruppo all’Ars Carmelo Pace. A testimonianza di quello che è stato definito dalla Dc un incontro positivo e proficuo, che apre una bella interlocuzione con due soggetti politici con cui c'è condivisione su programmi e progetti per la provincia di Agrigento, anche una foto di gruppo, più che indicativa.
In politica gli incontri sono all’ordine del giorno, ma quando si decide di renderli ufficiali è chiaro che tutto ciò ha un fine ben preciso, anche perché viene da chiedersi cosa abbiano da condividere esponenti di fazioni opposte a Sciacca, così come a Palermo o a Roma.
L’impressione, dunque, è che il consigliere La Bella e l’ex assessore Lo Cicero abbiano già deciso di cambiare sponda e che quella di oggi sia una sorta di “preadesione” alla DC. Si vedrà e, del resto, è lo stesso capogruppo del partito all’ARS a inquadrare l’incontro avuto con La Bella e Lo Cicero nel contesto del percorso aggregativo e di crescita della Dc, mentre l’attuale consigliere comunale del Pd ringrazia Cuffaro e Pace per la disponibilità al dialogo e al confronto e, soprattutto, per la concreta prospettiva di una collaborazione.
Del resto, proprio in tema di collaborazione, nei mesi scorsi una prova generale era arrivata con la presentazione di una interrogazione al sindaco Fabio Termine sull’utilizzo del vecchio ospedale di via Figuli a firma congiunta di Bellanca e La Bella.
Fin qui le novità che potrebbero modificare ulteriormente l’attuale assetto di sala Falcone e Borsellino, con il sindaco Termine che vedrebbe ulteriormente ridurre il già sparuto gruppo di sostenitori, ma la politica saccense è in fermento anche per le recenti vicende che hanno caratterizzato le elezioni provinciali. Alla presenza di Cuffaro e Pace, ieri sera la DC di Sciacca si è riunita per quella che ha ritenuto una necessaria riflessione sull’anomala alleanza che si è formata tra Forza Italia, MPA e Partito Democratico, che per il partito ha avuto ripercussioni significative non solo nei Consigli comunali della provincia, ma anche a livello regionale e che prodotto fratture e generato confusione nell’elettorato, ma soprattutto ha spaccato il centrodestra. Dc che sul risultato delle provinciali esprime, comunque, soddisfazione per il risultato ottenuto dal capogruppo in consiglio comunale Filippo Bellanca e che, guardando al futuro, auspica un ritorno all’unità del centrodestra. Non manca, però, di contestare le dichiarazioni, definite maldestre, del Vice Presidente del Consiglio Comunale e neo consigliere provinciale di Forza Italia, Alessandro Grassadonio, rilasciate nel corso della registrazione della trasmissione L’Ospite della nostra emittente, dalle quali aveva già preso le distanze la consigliera Santangelo. Dichiarazioni che per la Dc di Sciacca sono inopportune, ancorchè arrivate da chi ricopre una carica di garanzia e di coordinamento dei lavori d’aula e che, soprattutto, avrebbero contribuito ad agitare ulteriormente il clima politico e istituzionale.
Un clima teso, legato innegabilmente all’esito delle provinciali ed al contesto in cui è maturata l’elezione del presidente Pendolino e dei 12 consiglieri. Queste particolari elezioni, con il voto riservato esclusivamente a sindaci e consiglieri comunali, hanno aperto vere e proprie faide e avranno probabilmente ulteriori ripercussioni.
Intanto, anche ieri sera e nonostante fosse richiesta la presenza in aula solo di 10 consiglieri, è saltata la seduta del Consiglio Comunale di Sciacca. Il presidente Ignazio Messina ha convocato per lunedì prossimo la conferenza dei capigruppo per stabilire la data di convocazione della nuova seduta.