la categoria dei pescatori saccensi possano essere ricevuti dal Commissario europeo per la Pesca, il cipriota Costas Kadis, ha sicuramente una sua rilevanza la lettera allo stesso indirizzata e firmata da Carmen Crespo Diaz, di nazionalità spagnola, presidente di quella Commissione Pesca di Bruxelles di cui fanno parte anche gli europarlamentari siciliani Lupo e Milazzo. Si apprende che è stato proprio Lupo ad invocare l'intercessione delal Crespo Diaz per invitare Kadis ad esaminare attentamente la grave situazione della pesca del Mediterraneo, che sta scontando una drammatica riduzione di specie ittiche per tante ragioni: dai cambiamenti climatici alle bombe d'aria lanciate da natanti alla ricerca di fonti energetiche. Il tema centrale rimane quello della interdizione che doveva essere momentanea ma che si è trasformata in perpetua di specchi di mare disposta dall'Unione europea per favorire il ripopolamento ittico.
Condizione ggravata ulteriormente dall'accordo sulle quote di pesca in un settore che rischia di morire, pur contando numeri importanti, almeno 13 mila imbarcazioni, e 36 mila posti di lavoro tra diretti e indotto. Crespo manifesta la preoccupazione per l'ulteriore riduzione sostanziale dei giorni di pesca, e le misure compensative previste non saranno sufficienti. Al commissario si chiede dunque di intervenire e rivedere tutte le normative vigenti tenendo conto tenendo conto della realtà della flotta europea, degli impatti socio-economici e delle più recenti evidenze scientifiche sugli stock sfruttati. Si chiede così di intervenire rendendo più flessibili e le visioni di lungo periodo nei confronti della pesca.
Il settore intanto continua a provare a portare a casa giornate lavorative sempre più difficili. E si sta riducendo ulteriormente la quantità di ore di pesca in mare aperto, con i natanti della flotta saccense il cui equipaggio è costretto ad interrompere anzitempo le proprie battute per mancanza di pescato e reti che sono sempre più vuote.