In Sicilia, la crisi si nota anche in spiaggia. Nonostante anche quest'anno sia stato attuato un aumento dei costi, una giornata al mare costa meno che nel resto d'Italia. Dalla rilevazione dei prezzi dei servizi balneari effettuata anche quest'anno da Federconsumatori nelle province di Palermo, Catania e Trapani, emerge che in Sicilia ombrellone, sdraio, lettino e pedalò costano sensibilmente meno della media nazionale e che gli abbonamenti stagionali costano addirittura il 50% in meno rispetto al resto d'Italia.
Una magra consolazione, se si guarda, però, allo scorso anno. Pur rimanendo relativamente bassi, i prezzi di tutti i servizi balneari in Sicilia sono aumentati rispetto al 2024: l'ombrellone costa il 4% in più; la sdraio il 3% in più; il lettino il 10% in più; l'abbonamento giornaliero l'11% in più e così via.
Analizzando con attenzione i dati si nota, però, una cosa: ad aumentare maggiormente sono i prezzi di lettini e abbonamenti giornalieri, mentre crescono molto meno gli abbonamenti mensili e stagionali. E questo, purtroppo, vuol dire che i gestori dei lidi prevedono l'ennesima stagione di turismo mordi e fuggi, che cercheranno di monetizzare al massimo alzando i prezzi di quello che venderanno di più: il posto comodo con lettino per un giorno e l'abbonamento complessivo per un giorno. Inutile alzare molto i prezzi di un abbonamento mensile o stagionale, se si prevede che già se ne venderanno pochi. Molto più redditizio alzare i prezzi del lettino per un giorno e venderlo trenta volte in un mese.
"Sono dati dai quali emerge un giudizio dolce-amaro – commenta infatti il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa - Da una parte non possiamo non vedere che i servizi nelle spiagge siciliane costano molto meno che nel resto d'Italia, ma dall'altra non possiamo nemmeno fare finta di non capire il perché: i siciliani non hanno soldi da spendere per le vacanze, mentre i turisti ormai passano dalla Sicilia per pochi giorni".
E' utile ricordare, tra l'altro, che ad influire molto su questo segmento di consumo c’è il drammatico aumento dei costi che i siciliani residenti nel resto d'Italia devono affrontare per tornare a casa per le vacanze: se una famiglia di tre persone deve spendere 1.500 euro, o anche di più, di solo viaggio per stare due settimane in Sicilia, di sicuro non avrà molto da spendere al lido.
"Purtroppo questa nostra valutazione - continua Alfio La Rosa – non è quasi per nulla diversa da quella che abbiamo fatto l'anno scorso, perché la situazione è praticamente identica: il mare in Sicilia costa poco perché i siciliani sono sempre più in difficoltà, i turisti restano sempre meno e perché - conclude La Rosa - venire in Sicilia costa sempre di più".