oggi, a tutela dei lavoratori che svolgono attività messe a rischio dall'esposizione a temperature proibitve, a partire dai lavoratori nel settore agricolo, florovivaistico ed edile.
“È indispensabile – scrive oggi in una nota Leonardo La Piana, segretario generale della Cisl Sicilia - che il governo regionale adotti subito gli strumenti normativi e giuridici per garantire la sicurezza, a partire da una revisione migliorativa dell’ordinanza e del protocollo d’intesa varati nel 2024”.
“Va certamente confermata la sospensione di ogni attività nella fascia oraria fra le 12,30 e le 16. Al tempo stesso – dichiara La Piana - va garantita l’esecuzione delle opere, perché a pagare le spese di eventuali ritardi sarebbero tutti i siciliani”.
La Cisl Sicilia chiede – pertanto - al presidente della Regione Siciliana di prevedere, all’interno dell’ordinanza e del protocollo sullo stress termico, la possibilità di stipulare accordi fra le parti sulla flessibilità oraria.
“In questo modo – aggiunge La Piana – non ci sarebbero stop significativi sui cronoprogramma dell’esecuzione dei lavori e sarebbero tutelate la salute e la sicurezza dei lavoratori che opererebbero in altre fasce orarie, in base agli accordi stipulati fra azienda e parti sociali”.
La Cisl Sicilia chiede, inoltre, che nel caso di opere pubbliche, sia previsto che i responsabili unici dei provvedimenti, il direttore dei lavori o il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione, dispongano per iscritto la sospensione dei lavori. “Il governo regionale – aggiunge il segretario generale della Cisl Sicilia – apra urgentemente un tavolo di confronto con le parti sociali per procedere alla modifica e al miglioramento dell’ordinanza sullo stress termico. È necessario un provvedimento più completo. Parallelamente – conclude Leonado La Piana - vanno rafforzati e intensificati i controlli, con sanzioni pesanti per le aziende che non rispettano le disposizioni, garantendo così una reale applicazione degli atti amministrativi”.