Alla riunione a Palermo sono stati invitati a partecipare i sindaci dei due comuni e sarà l’occasione per fare il punto sul progetto di riqualificazione delle due principali stazioni termali siciliane, quello che prevede un ingente investimento pubblico-privato, ma anche per chiarire ulteriormente le motivazioni che hanno portato il governo regionale a disporre la proroga al 30 settembre prossimo dell’avviso che scadeva a maggio finalizzato a valutare le disponibilità dei privati. Avviso che rispetto al precedente è stato in parte modificato. Nei giorni scorsi era già stato chiarito che eventuali opere compensative per la città di Sciacca, legate alla realizzazione di infrastrutture pubbliche esterne al perimetro del complesso termale ma indispensabili per la realizzazione del progetto finale, saranno a carico della Regione Siciliana e non del privato. Il riferimento era al venir meno di aree verdi ( come il parco) o alle modifiche alla viabilità lungo il viale delle Terme. Nelle ultime ore sono state pubblicate sul portale Tuttogare del dipartimento regionale Tecnico, ulteriori “Faq" sul partenariato pubblico-privato per rilanciare i complessi termali di Sciacca e Acireale. Tra i quesiti affrontati, c’è quello sulla durata minima e massima della concessione dei complessi immobiliari, al momento non fissate. Saranno i singoli operatori economici partecipanti agli avvisi a proporre autonomamente, nel rispetto di quanto previsto dal Codice degli appalti, la durata più funzionale in base al progetto presentato e agli investimenti previsti. Altro aspetto chiarito è quello della cumulabilità con altre fonti finanziarie. L’operatore economico potrà accedere a ulteriori risorse pubbliche, rispetto a quelle già disponibili.