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03
Aprile

Sanità in Sicilia, costi troppo alti. La Regione vara nuovi tagli

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Pubblicato in Attualità

 

58 milioni di euro all'anno. Tanto spende la Sicilia

per mantenere i manager e le aziende ospedaliere. Una somma enorme che adesso la Regione ha intenzione di tagliare mettendo mano ad un piano che prevede, a quanto pare, l'ennesima rimodulazione della rete ospedaliera, accorpamenti, la soppressione di diverse decine di unità operative complesse e, di conseguenza, di un buon numero di posti letto.

L'obiettivo è quello di ridurre le spese e di migliorare l'efficienza dei servizi, che vede l'Isola agli ultimi posti delle classifiche relative alle cure e alle speranze di vita. A pesare sui costi i management delle aziende, tra indennità, rimborsi, ritenute erariali e contributi previdenziali. A confermare il nuovo indirizzo della Regione anche lo stesso assessore alla sanità Ruggero Razza, in due diverse recenti interviste.

 

Oltre che sui tagli, la Regione intende puntare molto sui fondi europei per acquistare nuove attrezzature e migliorare i pronti soccorso, e sulla digitalizzazione per snellire le pratiche burocratiche.

 

“Spendiamo troppo – afferma l'assessore regionale al ramo Ruggero Razza. Dobbiamo razionalizzare la spesa. I territori non devono difendere i loro posti letto a tutti i costi, ma devono considerare e valutare quanti posti letto quel dato reparto occupa in un anno”.

 

 

 

Letto 718 volte Ultima modifica il Martedì, 03 Aprile 2018 14:43

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